In una Roma di luci e ombre avvolta dal profumo dei roseti di maggio, Sandra, attrice senza gloria, decide di sbocciare di nuovo tra le spine della sua vita. Ritrova un suo vecchio amore, Francesco, scrittore di successo. Vivono di nuovo una storia passionale e tormentata che per l’ambiguità e le paure di lui la traghettano in un totale delirio. “Il caffè l’aveva bevuto, qualche lacrima ci era caduta dentro, ma il sapore era rimasto buono. Forse così è la vita.” Abituata a combattere con orgoglio e caparbietà, obliando le sue fragilità, sperimenta il vero coraggio, un coraggio diverso da quello che aveva avuto negli ultimi venticinque anni. Questo passato che sembrava essere tornato per ridare linfa al presente, le crolla letteralmente addosso fino a farla svegliare nel reparto psichiatria, da dove, una volta uscita, ricomincia a tessere la tela della sua esistenza. Questo crollo si rivelerà essere il più edificante della sua vita.
Capì che non era certo un caso se l’aveva incontrata, capì che da soli non si possono portare né sopportare tutti i pesi. Capì che il suo dolore, anche e perfino il suo dolore, aveva una dignità. La dignità di poter essere ascoltato, accolto e lasciato andare.
Recensione
La cosa più difficile è sempre ricominciare. Che sia un nuovo giorno, un nuovo lavoro o un nuovo amore, ricominciare è dura per tutti. Sandra questo lo sa ma non si lascia abbattere, e anche se la sua carriera come attrice non è più decollata, decide che è ora di ricominciare. A lei non importa se per farlo deve ripartire dal basso tanto da ritenersi fortunata quando trova lavoro in una gelateria tabaccheria cartoleria confetteria cioccolateria a Roma dove l’ambiente non è dei migliori ma è pur sempre un lavoro. Sandra è una ragazza abituata a dare, amore, gentilezza, sorrisi e parole di conforto, Sandra non ha pregiudizi solo bontà. Ciò che ha dovuto subire da bambina, la perdita della madre prima e della nonna poi, sembra non abbia lasciato nessun segno su di lei ma il ritorno dopo dieci anni di Francesco è la goccia che fa traboccare il vaso. Anche lui le riverserà addosso le sue paure e le sue ansie ma tutto questo è troppo e Sandra crolla definitivamente. Nel momento più duro della sua vita scopre che fare del bene porta sempre del bene e che può contare sull’aiuto di molte più persone di quante potesse immaginare. Sandra potremmo essere ognuna di noi, che quotidianamente cerchiamo di alleviare i piccoli o grandi bisogni degli altri. La società ci impone di essere forti, di tenere sempre la testa alta e di non mostrarsi mai deboli ma la verità è che quando il carico diventa troppo anche il corpo più robusto cede, ma cedere non è una debolezza se pian piano si ha poi la forza di rialzarsi. L’autrice racconta in un modo molto semplice uno squarcio di vita di una ragazza qualunque in una Roma dei giorni nostri, una ragazza come tante, come noi, che non ha superpoteri ma solo tanta forza e coraggio perché le lacrime non sono segno di debolezza ma sono la conquista di un dolore che non riesce a salire e trovare la combinazione di lettere e spazi, di parole concrete e frasi composte.
Titolo: Delirio
Autore: Elisa Pistolesi
Genere: Narrativa contemporanea
Pubblicazione: 1 dicembre 2017
N° pagine: 268
Casa Editrice: Independently published