Mercuzio abita nel centro di Roma, in una mansarda non lontano da Campo de’ Fiori; non possiede computer né televisione, cita a memoria Stendhal, Shakespeare e i maggiori filosofi dell’Età dei Lumi, e sogna l’amore puro ed eterno cantato nei poemi cavallereschi. Rientrerebbe tutto nella normalità, se il giovane vivesse nell’Ottocento. Ma il protagonista di questa storia è un nostro contemporaneo, chiuso in un volontario isolamento, con la sola compagnia di libri e preziosi oggetti antichi. Quando, mosso da uno slancio improvviso verso il mondo esterno, si decide a uscire di casa, si ritrova nel vortice della vita notturna di oggi, alle prese con i costumi moderni, i social network, la parlata giovanile che gli risulta incomprensibile, abituato com’è all’eloquio forbito degli scrittori amati. In suo aiuto accorrerà il provvidenziale Virgilio, un pizzaiolo dongiovanni che lo aiuterà a districarsi tra le insidie del presente, tra aperitivi e lezioni di tecnologia, fino alla sfida più complicata di tutte: conquistare il cuore della bella Beatrice. Ma chi è in realtà Mercuzio? E perché Virgilio si dedica a questa sua insolita “rieducazione contemporanea”? Cosa spingerà Beatrice, la ragazza più desiderata di Roma, a cedere alle attenzioni di questo strano corteggiatore?
Sai, in certi casi è l’incrinatura a dare valore all’oggetto, uno sbaffo a rendere interessante un dipinto, poichè è a confronto con la nota stonata che si apprezza meglio la restante armonia. Il particolare che ci rende unici va conservato e protetto, mica cancellato! E dato che siamo un insieme di particolari unici, siamo sacri, e dobbiamo amarci per questo.
Recensione
L’amicizia, quella vera, è un legame forte, un sentimento vero e di questo ne è fermamente convinto Virgilio che sta cercando in tutti i modi di prendersi cura del suo grande amico Mercuzio. Perché dovete sapere che Mercuzio non è un giovane qualunque, non possiede né televisori né cellulari, conosce a memoria i più grandi filosofi della storia e veste come nell’Ottocento semplicemente perché Mercuzio è convinto di trovarsi nell’Ottocento. Mercuzio vive in un appartamento a Roma circondato da migliaia e migliaia di libri e oggetti antichi e l’unico legame con il mondo esterno è Virgilio. Ed è proprio lui, con un inganno a far uscire l’amico dal suo appartamento e fargli scoprire la realtà presente. La gente che lo vede passare ride di lui, per come parla, per come è vestito, ma siamo sicuri che il modo in cui vive Mercuzio sia completamente sbagliato ? Siamo veramente sicuri che l’uso e l’abuso dei social sia positivo alle nostre relazioni? Due mondi opposti si confrontano: l’Ottocento contro i giorni nostri, le lettere scritte a mano contro i messaggi, i baciamano contro i like. Questo romanzo parla di fiducia, di quanto sia difficile mantenerla salda e di quanto sia facile tradirla. Questo romanzo parla anche dei ricordi, dell’importanza che hanno nella nostra vita e di come siamo persi senza di essi. Ma soprattutto questo romanzo parla della superficialità di cui la società si circonda, di falsi miti e troppe finzioni. Una storia seria raccontata in maniera simpatica, a volte fino a farti sorridere. Scritto con un linguaggio semplice e ricco di citazioni e riferimenti letterari questo romanzo risulta molto scorrevole. Arrivare alla fine sarà un attimo perché non si può smettere di leggere finché non si saprà la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.
Libro in collaborazione con Fazi Editore
Titolo: Le avventure di Mercuzio
Autore: Daniel Albizzati
Genere: Narrativa Contemparanea
Pubblicazione: 28 marzo 2019
N° pagine: 253
Casa Editrice: Fazi Editore