Pare che l’espressione “piantare in asso” si debba a Teseo che, uscito dal labirinto grazie all’aiuto di Arianna, anziché riportarla con sé da Creta ad Atene, la lascia sull’isola di Naxos. In Naxos: in asso, appunto. Proprio sull’isola di Naxos, l’inquieta e misteriosa protagonista di questo romanzo sente l’urgenza di tornare. È lì che, dieci anni prima, in quella che doveva essere una vacanza, è stata brutalmente abbandonata da Stefano, il suo primo, disperato amore, e sempre lì ha conosciuto Di, un uomo capace di metterla a contatto con parti di sé che non conosceva e con la sfida più estrema per una persona come lei, quella di rinunciare alla fuga. E restare. Ma come fa una straordinaria possibilità a sembrare un pericolo? Come fa un’assenza a rivelarsi più potente di una presenza? Che cosa è davvero finito, che cosa è cominciato su quell’isola? Solo adesso lei riesce a chiederselo, perché è appena diventata madre, tutto dentro di sé si è allo stesso tempo saldato e infragilito, e deve fare i conti con il padre di suo figlio e con la loro difficoltà a considerarsi una famiglia. Anche se non lo vorrebbe, così, è finalmente pronta per incontrare di nuovo tutto quello che si era abituata a dimenticare, a cominciare dal suo nome, dalla sua identità più profonda… Dialogando con il mito sull’abbandono più famoso della storia dell’umanità e con i fumetti per bambini con cui la protagonista interpreta la realtà, Chiara Gamberale ci mette a tu per tu con le nostre fatali trasformazioni, con il miracolo e la violenza della vita, quando irrompe e ci travolge, perché qualcuno nasce, qualcuno muore, perché un amore comincia o finisce.
Il problema è sempre uno solo, sempre quello: abbiamo paura di non essere amati. E allopra ci rifugiamo nel nostro trauma, nelle nostre ossessioni. Ma lo capisci, il paradosso? Non lo vedi che, proprio perchè ce ne stiaqmo lì, accartocciati nel nostro mito, nessuno ci potrà mai conoscere per quello che siamo e dunque ci potrà amare? Non è evidente che mentre crediamo di difenderci ci stiamo mettendo definitivamente a rischio?
Recensione
Ci sono persone che non sanno stare da sole, che vivono aggrappate al proprio compagno nonostante tutto, accettano tradimenti e indifferenze, accettano tutto pur di non ritrovarsi da soli. Perché stare soli non è facile e lo è ancora meno se vivi con la paura di ricevere una telefonata che ti informa che qualcuno che ami è morto, e non vuoi essere il punto di riferimento di nessuno, ma vuoi solo galleggiare. Vive così Arianna, vive in questo modo la sua storia con Stefano, che la tradisce, la umilia e la incolpa di ogni cosa, ma per lei è comunque un vivere. Nonostante tutto 7 anni passano e i loro viaggi continuano e quasi per destino la loro storia finisce proprio a Naxos, chiamata anche l’isola dell’abbandono. Con il passare degli anni tutto cambia e la dipendenza sembra abbia perso la sua forza fino a quando l’incubo di Arianna si avvera e riceve la telefonata. A questo punto la vita diventa un’altalena, un continuo alti e bassi finché non accade qualcosa di ancora più destabilizzante: diventare l’unico punto di riferimento per gli altri, essere l’unico sostentamento di vita ovvero avere un bambino. Le troppe responsabilità non sono sopportabili per chi non riesce ad essere nemmeno il pilastro di sé stesso ecco che allora la vita diventa un continuo riflettere, porsi domande fino a non poterne più. Ma Arianna ha capito, ha capito che almeno ad una domanda deve dare una risposta a costo di dover tornare dopo molti anni nell’isola dell’abbandono. Come sempre Chiara Gamberale o si odia o si ama perché il suo modo di scrivere è introspettivo e sempre molto riflessivo. Il romanzo scorre come un fiume in piena e chiama il lettore ad interrogarsi sulla propria vita, sulle paure e sulle debolezze, sul fuggire o sul restare, sulla difficoltà di assumersi le proprie responsabilità nei successi e negli insuccessi. Un libro che parla di ognuno di noi, perché tutti amiamo e odiamo. La storia avanza in modo inflessibile, certi nodi si sciolgono ma altri se ne formano perchè la vita è così, perchè è impossibile volersi bene senza doversi fare tanto male
Libro in collaborazione con Feltrinelli Editore
Titolo: L’isola dell’abbandono
Autore: Chiara Gamberale
Genere: Narrativa Contemporanea
Pubblicazione: 21 febbraio 2019
N° pagine: 224
Casa Editrice: Feltrinelli