È importante dire quello che si prova, sempre. È importante dirlo nel momento giusto. Perché, una volta passato potremmo non trovare più il coraggio di farlo. È quello che scoprono Michele e Nina quando si incontrano sul treno che li porta a scuola, nel loro ultimo anno di liceo. Nina sa che le raffiche di vento della vita possono essere troppo forti per una delicata orchidea come lei: deve proteggersi ed è per questo che stringe tra le dita la collanina che le ha regalato suo padre. Per Michele i colori, le parole, i gesti che lo circondano hanno un gusto sempre diverso dal giorno in cui, cinque anni prima, ha perso la vista. Quando sale sul treno e sente il profumo di Nina, qualcosa accade dentro di lui: non sa che cosa sia, ma sente che lo sta chiamando.
Ogni giorno, durante il loro breve viaggio insieme, in un susseguirsi infinito di domande e risposte, fanno emergere l’uno nell’altra lo stesso senso di smarrimento. Michele insegna a Nina a non smettere di meravigliarsi ogni giorno. Nina insegna a Michele a non avere rimpianti, che bisogna sempre dare l’abbraccio e il bacio che vogliamo dare, dire le parole che non vediamo l’ora di pronunciare. Ma è proprio Nina, quando un ostacolo rischia di dividerli, a scegliere di non dire nulla. Di fronte al momento perfetto, quello in cui confessare che si sta innamorando, resta ferma. Lo lascia sfuggire. Nina e Michele dovranno lottare per imparare a cogliere l’istante che vola via veloce, come la vita, gli anni, il futuro. Dovranno crescere, ma senza dimenticare la magia dell’essere due ragazzi pieni di sogni.
Sai bimba, qua vengono tantissime persone. Avrò fatto migliaia di segni sulla pelle della gente. E a forza di disegnare su braccia, schiene, gambe, piedi, ho capito che in realtà tanti arrivano qui, ma hanno la pelle già segnata. Mi chiedono un tatuaggio, ma è quasi come se mi chiedessero di passare sopra un segno che c’è già, è già li.
Tutti noi sbagliamo e a volte sbagliamo sapendo di farlo, consapevoli di ciò che stiamo facendo. Spesso il motore che ci fa proseguire dritti per la strada sbagliata è la rabbia, quella che ci sentiamo dentro e che non riusciamo a fare uscire, quella che aumenta, ci mangia dentro e non ci fa ragionare. Così è stato per Nina che ha sbagliato sapendo di sbagliare senza pensare alle conseguenze. Si perché spesso le conseguenze dei nostri sbagli non riguardano solo noi stessi ma vanno a colpire proprio le persone che amiamo di più ma a volte anche sconosciute. Così Nina continua a portarsi dentro il dolore del suo sbaglio e ogni giorno lo usa per ricordarsi quanto si riesca a far del male agli altri. Chi invece pensa di aver già vissuto tutto il dolore della sua vita è Michele, che il suo dolore lo mostra agli altri ogni giorno attraverso il bastone bianco che usa per camminare da quando ha avuto un incidente e ha perso la vista. E una mattina come tante Michele e Nina si incontrano, lei con il suo dolore dentro, lui con il suo fuori. Da quel giorno in poi i due ragazzi si incontrano ogni mattina nel treno che li porta a scuola e Michele vorrebbe chiederle tante cose ma non ne ha il coraggio. Finalmente lo trova inizia così una conoscenza fatta di domande, ogni mattina ognuno dei due fa una domanda all’altro, solo una. Ciò che ne nasce è molto più di un’amicizia, nascono dei sentimenti veri, puri ma a questo punto è Nina che non trova il coraggio di dire la verità. Un meraviglioso romanzo che parla di possibilità, di coraggio e di seconde possibilità. Una storia che va dritta al cuore, che scardina ogni resistenza e si infila fra le pieghe della vita di chi lo legge perché a tutti prima o poi manca il coraggio per dire ciò che sentiamo dentro di noi veramente. Un romanzo che parla di un legame forte e di un dolore impossibile da dimenticare perché ciò che ci accade quando siamo giovani nessuno lo dimentica mai. Una storia come tante di ragazzi speciali come pochi.
Titolo: Più forte di ogni addio
Autore: Enrico Galiano
Genere: Narrativa Contemporanea
Pubblicazione: 18 Aprile 2019
N° pagine: 349
Casa Editrice: Garzanti