Roma, 1953. Ines Astarelli è una ragazza come tante, figlia ventunenne di un falegname del Salario, prossima al matrimonio. Quando un giorno esce di casa senza dire dove va, nessuno si preoccupa, di certo sarà di ritorno entro l’ora di cena. Non vedendola rientrare, però, i famigliari cominciano a cercarla e poi avvisano Mariano Palumbo, il fidanzato poliziotto di stanza al Sud, che arriva appena in tempo per riconoscere un corpo ritrovato senza vita sulla spiaggia di Torvaianica, a pochi passi dalla riserva di caccia della Capocotta. Su quella riserva girano voci di festini a cui partecipano politici, uomini d’affari, attori, nobili e ragazze che si prostituiscono, festini a base di droga e sesso. Gerardo Conforti non è tra gli invitati, è solo l’autista di un principe, da quando è scappato a Roma per salvarsi dalla vendetta di Augusto Trovatore, aguzzino di suo padre nella Milano fascista. Non appena capisce che dietro la morte di Ines Astarelli potrebbe esserci proprio Augusto, il suo nemico giurato, Conforti comincia a raccogliere indizi per incastrarlo e liberarsi per sempre dalla sua ombra. Ambientato nella Roma degli anni Cinquanta, delle automobili di lusso, delle riviste patinate e delle prime star, di via Margutta e dei locali del centro, “Corpi di passaggio” dispiega un’indagine ispirata al caso Montesi, il primo caso giudiziario a rivelare nel nostro paese il legame tra soldi, potere e politica, un legame destinato a segnare il secondo Novecento.
Recensione
Con questo noir tutto italiano ci ritroviamo catapultati nell’ Italia degli anni cinquanta, ad inseguire fatti e misteri di una storia che prende spunto da un fatto di cronaca nera realmente accaduto: la sparizione e l’omicidio della ventunenne Wilma Montesi. Il caso ebbe un grande rilievo mediatico a causa del coinvolgimento di numerosi personaggi di spicco nelle indagini successive al presunto omicidio e costò la carriera politica a uno dei più alti rappresentati della Democrazia Cristiana dell’epoca. L’ ambientazione è quella di un Italia, nello specifico siamo a Roma, in cui si percepisce tutta la voglia di ricominciare, dimenticare gli orrori della guerra e ritornare a vivere serenamente ma anche e sopratutto la smania da parte di alcuni di avere, prendere e possedere con ogni mezzo, intimidendo e prevaricando sui più deboli pur di accappararsi il più possibile. Un accurata ed elaborata ricostruzione ci riporta indietro nel tempo e ci fa vivere una storia di dolore e di sconfitta, in cui le descrizioni non fanno altro che aprirci gli occhi verso un mondo che solo temporalmente è così lontano dal nostro ma in realtà è più contemporaneo di quanto si possa immaginare. Una storia costruita e donata al lettore con l’ intento di denunciare chi, nascosto dietro posizioni di prestigio, si rende artefice di azioni illecite lasciando i più deboli e i più indifesi a pagarne le conseguenze, ignari che i mostri nella realtà indossano completi eleganti. Quella di Cedrola è una scrittura precisa ed accurata, elegante, suggestiva in cui il linguaggio si configura perfetto per raccontare un indagine così difficile e delicata: nulla è posto fuori posto, niente viene inserito a caso e come i tasselli di un puzzle tutto troverà la giusta collocazione. Una prosa coinvolgente attraverso la quale l’autore da atto di grande capacita narrattiva raccontando una storia che, partendo dalla finzione, si intreccia con la cronaca vera toccando uno dei legami più ” marci” che hanno devastato l’ Italia di quel periodo ma che ancora corrodono la nostra società: sesso, soldi, potere e politica sono il motore di questa tragedia e purtroppo di tante altre. Un romanzo che racconta e non ha paura di denunciare la corruzione che travolse l’ Italia dell’ immediato dopo guerra ma che ha continuato a rovinarla fino ai giorni nostri.
Copia per la recensione fornita da Fandango Libri
Titolo: Corpi di passaggio
Autore: Andrea Cedrola
Genere: giallo
Pubblicazione: 6/06/2019
N° pagine: 332
Casa Editrice: Vantaggi Libri