In un mondo illuminato da tre soli che non tramontano mai, la giovane Mia Corvere approda alla Chiesa Rossa, una sorta di “Hogwarts dei sicari”. Vuole diventare un’assassina per vendicare la sua famiglia. Riuscirà ad entrare nell’esclusiva accademia?
Mai tirarsi indietro. Mai avere paura» sospirò Mia. «E mai, mai dimenticare.”
” Quando tutto è sangue, il sangue è tutto”
Recensione
Se non avete mai imprecato durante la lettura questa sarà la volta buona,:
Neanche le parole più “colorite” saranno minimamente in grado di riassumere ciò che questo romanzo vi farà provare.
In un luogo dove il giorno e la notte si confondono alla luce di tre soli intramontabili, una giovane ragazza forgiata nel sangue si unisce alla scuola degli assassini più crudeli che esista per diventare una delle migliori e compiere così la sua vendetta!
Cio che la porta ad intraprendere questa strada è, infatti, la sete di rivalsa che nutre nei confronti dei tre uomini responsabili della morte del padre e della sofferenza di tutta la sua famiglia: nulla sembra arrestarla, arriverà a loro per ucciderli o morirà nel tentativo di farlo!
Quello in cui viene catapultato il lettore e’ un mondo a dir poco fantastico!
Seppur illuminato da tre soli perpetui non c è spazio per la luce in questo romanzo: cio che troverete è un mondo oscuro, violento, spietato e sanguinario che tinge costantemente di rosso ogni pagina di questo libro.
Il sangue, il suo colore, il suo odore, il suo sapore metallico e rivoltante verrà percepito nelle sue inumerevoli sfumature rivelandosi un elemento costante ma mai banale in tutto il racconto.
L’ambientazone è tratteggiata alla perfezione nei suoi elementi geopolitici e sociali tanto da dare tridimensionalità al romanzo e da esaltare ogni singolo elemento narrattivo. L’ assoluta cura del dettaglio ha portato l’autore a costruire un universo narrativo assolutamente suggestivo, un mondo assolutamente credibile tanto da convincere il lettore della reale esistenza di Godsgrave e di tutti i protagonisti che gli ruotano attorno.
Tale accuratezza narrattiva abbraccia ogni aspetto del racconto: l’ ambientazione, l’ intreccio narrattivo, la costruzione dei personaggi, ogni singolo elemento inserito è esattamente dove deve essere e per una ragione ben precisa!
La trama è di quelle che ti fanno sussultare ad ogni giro pagina e denota come l’ autore abbia attinto da una personale cultura letteraria davvero vasta: originale e mai banale, questo racconto ricorda ma non copia, evoca ma non tradisce in originalità e genialità e ciò che ho pensato è stato costantemente “Quest’uomo è un genio! ma dove ha tirato fuori idee del genere?”
Vi ritroverete costantemente a pensare al romanzo, a volerlo leggere , a volerlo vivere, abbandonando ogni futilità pur di riprenderlo in mano!
L’ autore accompagna il lettore per una strada che a prima vista appare “liscia” e lineare: vi sembrerà di sapere esattamente dove essa vi condurrà, elaborando di conseguenza congetture e sviluppando ipotesi di ogni tipo.
Al contrario, proprio quando penserete di aver compreso il percorso evolutivo della storia, sarà proprio in quel momento che tutto verrà stravolto, facendovi letteralmente impazzire dalla curiosità e dalla frustrazione di non essere riusciti minimamente ad intuire dove l’autore volesse portarvi.
Vi ritroverete costantemente in balia di eventi imprevedibili, notizie scioccanti e misteri inimmaginabili così da avere una lettura ritmata, dinamica e davvero davvero mozzafiato.
Irriverente, ironico e sarcastico ma al tempo stesso crudo e spietato, lo stile narrattivo ricalca il carattere e la personalità dei suoi personaggi e dell’ autore stesso: passarete dal sorriso tirato al dover trattenere una vera e propria risata per le risposte irriverenti o le battute prontamente elargite in uno scambio continuo di dialoghi effervescenti e travolgenti.
Passerete poi repentinamente ad uno stato ansiogeno e adrenalinico, in cui la prosa prende vita e vi farà correre per le strade di Gosgrave o camminare trattenendo il fiato all’ interno della Montagna della Chiesa Rossa.
Due piani temporali si snodano ad intervalli regolari in ogni capitolo raccontandoci la storia della piccola grande Mia che attraverso una serie di prove e sofferenze si appresta a diventate una delle Assasine più temute di tutto il continente per arrivare ad uccidere le due persone che le hanno rovinato la vita.
Una “danza” di sangue e morte è quella che muoverà Mia e gli altri protagonisti di questo racconto : la scrittura diventa una musica che intreccia avventura, azione e sentimento e darà il via ad una moltitudibe di emozioni talmente “forti” da farvi mancare il fiato.
Le note a pie di pagina sono il gioiellino di tutto il racconto: una voce fuori dal coro ironica, sagace e impertinente, a volte descrittiva, altre volte semplicemente introduttiva di battute irriverenti rivolte direttamente al lettore.
Queste Note- ma chiamarle semplicemente così sarebbe al quanto riduttivo- vi accompagnerànno per tutta la storia diventandone parte integrante.
Necessarie e assolutamente intrattenitive, sarando loro a dare vivacità e ilarità a tutta la storia poiché, oltre a quelle descrittive di eventi o tradizioni utili per capire il corso degli eventi, saranno le battute dirette dell’ autore al lettore quelle che ti faranno storcere il naso o sorridere di gran cuore!
Non vedo l’ora di potervi parlare del secondo: Madre Nera è ancora più bello del primo!
Copia per la recensione fornita da Mondadori
Titolo:Mai dimenticare. Nevernight (Libro primo degli accadimenti di Illuminotte)
Autore: Jay Kristof
Genere: dark/fantasy
Pubblicazione: 3/09/2019
N° pagine:
Casa Editrice: Mondadori