La fanciulla inviata dal cielo per salvare il regno di Francia e scacciare gli invasori inglesi, l’eretica condannata a morte, il personaggio decisivo nella guerra dei Cent’anni, la donna che impugna le armi ribaltando i ruoli di genere: chi era Giovanna d’Arco? Colette Beaune ne ripercorre la vicenda in una biografia, che scardina preconcetti e interpretazioni rigide e interroga i suoi contemporanei per scoprire chi fosse veramente la Pulzella più famosa della storia. Nata in un piccolo villaggio della Lorena da genitori contadini, Giovanna vive in un periodo di crisi profonda della Francia, divisa dalle lotte tra fazioni e provata dalla guerra contro gli invasori inglesi. Quando ha tredici anni le si manifestano voci divine che la convincono di essere la futura salvatrice del regno. Da quel momento la sua parabola diventa inarrestabile: incontra il Delfino, Carlo VII, e lo convince ad affidarle un esercito per rompere l’assedio inglese di Orléans ; poi si impegna in una serie di campagne militari che portano alla consacrazione di Carlo come legittimo sovrano. Giovanna diventa così un simbolo vivente, in cui convergono modelli riconosciuti – la profetessa, la vergine, la santa – insieme ad altri che mettono in crisi la società medievale: la fanciulla guerriera, la donna indipendente, che pretende di conoscere la volontà divina senza la mediazione della Chiesa. E quando viene catturata, è proprio sul suo scarto rispetto alla norma che si basa il processo che la condanna per eresia. In “Giovanna d’Arco” Colette Beaune ci racconta la Pulzella come un filtro privilegiato attraverso cui rileggere la storia della Francia: la storia di una società rigidamente stratificata, intrisa di religiosità ma influenzata anche da leggende e simbologie pagane. Un mondo vivido e complesso, in cui l’avventura di una giovane contadina diventa un mito riecheggiato nei secoli fino ai giorni nostri
Recensione
Qui si narra la storia di Giovanna D’Arco, conosciuta anche come «la pulzella d’Orléans», colei che, quasi dal nulla, riunì, nel proprio Paese, parte del territorio caduto in mano agli inglesi, contribuendo a risollevarne le sorti durante la guerra dei cent’anni, guidando vittoriosamente le armate francesi contro quelle inglesi.
Ma, catturata dai Borgognoni davanti a Compiègne, Giovanna fu venduta agli inglesi che la sottoposero a un processo per eresia, al termine del quale, il 30 maggio 1431, fu condannata al rogo e arsa viva.
Nel 1456 papa Callisto III, al termine di una seconda inchiesta, dichiarò la nullità di tale processo.
Beatificata nel 1909 da Pio X e canonizzata nel 1920 da Benedetto XV, Giovanna fu proclamata patrona
di Francia.
Questo è ciò che a tutti è noto della sua storia, ciò che l’ ha resa un’eroina tanto amata ed indimenticabile da tutti.
Ma chi era davvero Giovanna D’Arco?
Eretica, santa, audace femminista o addirittura una mistica?
Sul grande interrogativo che ruota attorno alla sua figura si snoda la bellissima biografia di Colette Beaune, che cerca di investigare sul grande mistero che l’ avvolge e che è, ancora oggi, di difficile interpretazione anche per gli storici.
L’ universo in cui si muove G.D’Arco è quello composto da elementi legati per di più al cristianesimo, religione dominante dell’ epoca, ma influenzato da credenze e leggende pagane, proprio come testimoniano vari scenari spesso narrati. Ad esempio quello dell’albero delle fate, situato nei pressi del suo villaggio natale e vicino a cui, ancora bambina, sentì per la prima volta le “voci” che la resero famosa in tutto il regno.
Dall’ attenta ricostruzione di Beaune si evince come la figura di Giovanna D’Arco sia stata frutto delle credenze e delle paure del suo tempo e di come, in mancanza di fonti lasciate da lei stessa ma trascritte da “altri”, essa sia stata manipolata e plasmata a piacimento prima in eroina poi in eretica ed infine nella salvatrice di Francia.
Nella sua biografia Beaune esegue una grande ed esaustiva ricostruzione storica/politica per contestualizzare il personaggio nella sua epoca e sopratutto per permettere al lettore di comprendere come sia stato possibile, in questo determinato periodo storico, l’ascesa di una ragazza “plebea” ai più alti ranghi dell’esercito.
Non dimentichiamo che Giovanna D’Arco era una giovane donna ed i giovani di quell’ epoca non avevano accesso né all’indipendenza economica né tanto meno al potere politico o militare
Per di più proveniva da una regione marginale, povera e davvero ben lontana da quel potere che poi di fatto riuscì a conquistare.
Per questi motivi e per altri dettagliatamente esplicitati dall’ autrice, arriva il primo grande interrogativo: sopratutto in quel determinato periodo storico/sociale, come avrebbero potuto accettare che la salvezza di un intero regno potesse dipendere da una ragazza venuta su’ dal nulla?
È così che, quindi, arrivo’ l’ infamante accusa di eresia, unica possibile causa della sua grande ma inspiegabile ascesa.
Dopo tutto, non era possibile dare nessun’ altra spiegazione, se per di più si aggiunge l’ elemento del ‘sentire’ le voci, ciò non faceva che confermare il fatto di essere una eretica, una strega, accusa che a quell’ epoca portava a morte certa.
Una grande e meravigliosa documentazione è, dunque, quella che ci viene proposta dall’autrice che, pagina dopo pagina, ci apre il mondo nel quale visse Giovanna D’ Arco, la giovane eroina francese che tutt’ oggi continua a ispirare intere generazioni per la sua forza e per il suo coraggio.
Copia per la recensione fornita da Il Saggiatore.
Titolo: Giovanna D’Arco
Autore: Colette Beaune
Genere: Biografia
Pubblicazione: 11/07/2019
Casa Editrice: Il Saggiatore