Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un’istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest’ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un’esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l’oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l’esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona.
Fiore di sangue è un romanzo dalle tinte cupe, un fantasy nel quale si intrecciano sensualmente magia, amore e intrighi.
I lupi ululano, Aurelia. E potrebbe arrivare il momento in cui non sarà più possibile trattenerli
Recensione
“Fiore di sangue” e’ l’affascinante retelling di una fiaba dei fratelli Grimm,” La piccola guardiana d’oche” e primo libro di una trilogia fantasy uscito proprio oggi per Mondadori.
La storia ha un impatto immediato sul lettore: si apre nella piazza di Renalt durante l’impiccagione di due donne da parte del Tribunale, uno scenario che ben rappresenta l’ atmosfera cupa e tenebrosa che avvolge tutta la storia ed il cui fulcro centrale è una grande e spietata caccia alle streghe.
L’ ambientazione è sostanzialmente suddivisa in due regni, ognuno con usi e costumi nettamente diversi tra loro: dapprima ci ritroviamo nel regno di Renalt, per poi passare al regno di Achlev ed entrambi ci vengono presentati accuratamente, tanto da farci dubitare che esistano realmente.
La costruzione di tutto il worldbuilding poggia su una struttura narrattiva ben elaborata e accurata, fornendo alla storia la perfetta quantità di dettagli per renderla affascinante e suggestiva, capace di catturare l’ attenzione del lettore e farlo immergere completamente nella storia.
Grazie all’ accurata scelta di dettagli e particolari che amplificano l’ effetto visivo della narrazione, l’ ambientazione risulta creata ad hoc per calamitare tutta l’attenzione del lettore e catapultarlo all’ interno di quel mondo magico ed affascinante, senza però eccedere in lunghe descrizioni che potrebbero così distogliere il focus del lettore, rallentandone o addirittura appensantendo una storia nata per essere vissuta più che semplicemente letta.
Nella sua semplicità espositiva, nulla viene lasciato al caso ed ogni elemento viene inserito magistralmente al punto giusto, senza mai diventare prolisso, riuscendo a donare al lettore la giusta tridimensionalità al racconto.
La trama si snoda fluidamente creando una storia che va in crescendo per intensità e suspance, dove intrighi, lotte di potere e tantissima magia conquistano il lettore dalla prima all’ ultima pagina.
Aurelia è la grande ed assoluta protagonista di tutta la storia: a lei è affidato il pov di tutta la narrazione ed è a lei che ci si affeziona fin da subito.
Attorno ad Aurelia ruotano poi tutti i personaggi secondari: amici, nemici, vittime e carnefici si giocano, a colpi di suspance ed mistero, l’ interesse e l’ attenzione del lettore e già a metà narrazione ognuno di loro svolge un ruolo talmente essenziale che sarà impossibile non ritenerli tutti ugualmente importanti per la buona riuscita della storia.
La scelta di un pov unico in prima persona ci consente di immedesimarci da subito con la protagonista, di comprenderne scelte e comportamenti, di viverne gioie, paure e dolori, sentendo in maniera profonda una gamma talmente variegata di emozioni da restarne completamente travolti.
Con uno stile magnetico e coinvolgente, semplice, lineare e scorrevole, l’autrice riesce a dar vita ad una storia bellissima, a dar voce ad una protagonista che da subito appare un eroina dalla grande forza e tenacia.
Unica nota dolente, per quanto mi riguarda, è che in alcuni ma importanti passaggi è stato davvero prevedibile!
Ciò non toglie nulla alla bellezza di questa storia: ho comunque vissuto l’ansia, l’ attesa,la paura in prossimità di ogni colpo di scena, girando le pagine e leggendo voracemente parola dopo parola per venire finalmente a conoscenza di ciò che più mi premeva sapere e sopratutto per arrivare alla giusta quanto attesa resa dei conti!
Chrystal Smith, con questo primo volume, ci ha lasciato con il giusto e perfetto finale ma ha reso visibile solo la punta dell’ iceberg: sicuramente l’ evoluzione della storia ci regalerà tantissime altre sorprese che non vedo l’ ora di poter leggere.
Copia per la recensione fornita da Mondadori
Titolo: Fiori di sangue
Autore: Crystal Smith
Genere: Fantasy
Pubblicazione: 14/01/2020
Casa Editrice: Mondadori