Leonardo fa il fotografo, ha trent’anni, gli occhi timidi di chi parla poco e una ferita al cuore che non riesce a rimarginare. Ogni giorno prende il treno per andare al lavoro e sulla carrozza numero 2 incontra il sorriso di Sara, che illumina per un attimo le sue giornate. Qualche volta, però, la paura di amare supera il coraggio di osare. E così, per Leonardo, quella sconosciuta che ascolta musica e scrive su un diario dalla copertina rossa diventa un modo per fantasticare: cosa accadrebbe se finalmente si facesse avanti e decidesse di sfidare il destino? Reduce da una lunga storia, Leonardo è tornato a Verona, la sua città, e ha ritrovato la vita che lì aveva lasciato. Un nuovo amore non era nei piani, ma si sa, il cuore fa i suoi progetti, e a volte ce li mostra nei modi più inattesi. Così un giorno Leonardo capisce che deve tuffarsi – a costo di sembrare un po’ pazzo, a costo di farsi male – e lascia sul sedile che di solito occupa la ragazza una fotografia che le ha scattato di nascosto. Il destino lo porterà dentro un negozio di musica, con la luce della notte che filtra dalla serranda semiaperta, insieme a lei: Sara. E gli ricorderà che a volte basta poco – uno sorriso rubato, una bella canzone, un bacio a fior di labbra – per aggiustare un cuore e ricominciare.
Siamo fatti di vibrazioni invisibili che passano attraverso il setaccio del tempo.
Tutti abbiamo qualcosa in sospeso nella vita, nel lavoro, nelle amicizie, nell’amore e anche nell’odio. Anche Leo ne ha, forse più di una ma ancora non lo sa perché troppo impegnato a tenere distanti le emozioni, quelle forti, quelle che quando ti toccano ti squarciano l’anima e il cuore. Dopo la sua ultima storia non è più riuscito ad aprire il suo cuore a nessuna ragazza, cerca di farsi bastare il lavoro e gli amici. Gli manca la madre, le sue parole, i suoi sorrisi, il rapporto con il padre non gli basta, si sente bloccato, non riesce a dirgli quanto gli vuole bene, non riesce ad abbracciarlo. La bellezza della vita sta nello sorprenderti proprio quando meno te lo aspetti e per Leo il posto più inaspettato è il treno che ogni giorno prende per andare al lavoro. La sua piccola luce di rinascita è seduta ogni mattina nello stesso posto dello stesso vagone con in mano un diario dalla copertina rossa. Il coraggio che manca a Leo per fare il primo passo ce l’ha Sara, con la sua storia, la sua grinta e la voglia di cambiare le cose. Mai come in questo momento c’è bisogno di un libro come questo, un libro che parla di paura, di quella che blocca tutti noi nella vita, ma che spinge a guardare nella direzione in cui non avremmo mai pensato di guardare. La storia di Leo non è solo una storia d’amore è qualcosa di più profondo, un guardarsi dentro, avere il coraggio di dare quegli abbracci che non siamo mai riusciti a dare e dire “Ti voglio bene” a chi lo aspetta da molto tempo. Che Riccardo sapesse scrivere lo avevo capito dal libro precedente ma questa volta si è superato, non c’è pagina in cui non abbia sottolineato una frase o qualche parola. Parole che arrivano dritte al cuore, che mi hanno fatto riflettere su quante volte mi nascondo dietro ad un dito e faccio finta di non vedere o non sapere perché le cose più vere sono le più semplici ma spesso le più difficili da affrontare. Un racconto che incanta e fa volare le pagine tra le dita e senza rendersene conto si arriva alla fine. Questo splendido romanzo è un inno alla vita che tutti dovremmo leggere e assaporare. Certo il momento in cui viviamo non è dei migliori ma per fortuna ci sono libri come questo che riescono a strapparci una speranza oltre che ad un sorriso.
Libro in collaborazione con RIZZOLI
Titolo: Abbiamo un bacio in sospeso (io e te)
Autore: Riccardo Bertoldi
Genere: Narrativa contemporanea
Pubblicazione: 4 Febbraio 2020
N° pagine: 256
Casa Editrice: Rizzoli