Tre ombre cavalcano nella notte. Sono tre sicari, lanciati all’inseguimento della loro prossima vittima. Tuttavia non sanno di essere a loro volta seguiti da una creatura più forte e più resistente di qualsiasi essere umano: Geralt di Rivia, l’assassino di mostri. In circostanze normali, lo strigo non si sporcherebbe le mani per eliminare dei comuni criminali, ma stavolta è diverso. Perché quei tre sono stati assoldati per uccidere la principessa Ciri e, se ci riusciranno, il mondo intero sarà perduto: Ciri è la Fiamma di Cintra, la maga di cui parlano le profezie, l’unica forza in grado di contrastare i piani dell’imperatore di Nilfgaard– lo spietato conquistatore del Nord – e di riportare la pace tra i popoli della terra. Per questo è essenziale che Ciri arrivi sana e salva sull’isola di Thanedd, dove si stanno radunando tutti gli altri maghi. E Geralt è disposto a ogni sacrificio pur di proteggere il suo cammino. Però nessuno può immaginare che la principessa non sarà al sicuro nemmeno sull’isola. Sebbene sia difesa da incantesimi potentissimi, le spie di Nilfgaard sono infatti sbarcate persino in quel luogo isolato. E adesso sono in attesa, pronte a colpire…
Recensione
Continua lo straordinario viaggio nel mondo dello Strigo Gerald di Riva,
“Il tempo della guerra”, secondo romanzo della saga di The Witcher, ci conduce in uno scenario che finora è stato solo preannunciato nei capitoli precedenti: 3 individui sono stati assoldati per uccidere la principessa Cirilla, l’unica forza in grado di contrastare i piani dell’imperatore e
scatenare una guerra decisiva contro Nilfgaard, per riconquistare la pace in tutta la terra.
ll tempo della guerra è dunque giunto ed ora è necessario solo agire, con tempestività e destrezza. Lo sa’ bene Gerald come pure i nuovi personaggi che incontrerà sul suo cammino.
Infatti, dopo una parte puramente descrittiva, ben studiata e congeniata per permettere al lettore di comprendere la sua posizione di partenza all’interno della nuova storia, fanno la loro comparsa tre nuovi personaggi, che seppur secondandari sono ciò che arricchiscono maggiormente questo nuovo romanzo.
Conosceremo così il Messagero Aplegatt che con il suo viaggiare da una corte all’altra per riportare mnemonicamete i messaggi tra spie e regnanti risulta per il lettore lo “strumento” che gli permette di “saltare” da uno scenario all’altro senza perdersi o confondersi nella narrazione.
Codringher e Fenn, invece, sono due consiglieri “di legge”: essi, infatti, offrono consulenze giuridiche in base a ciò che uno può spendere per i loro servigi.
Astuti quanto imbroglioni come il gatto e la volpe lavorano come se fossero un tutt’uno: Fenn è la mente che ” gioca” con la legge mentre Codringher ci mette la faccia e si fa portavoce dei loro lavori con i poveri malcapitati che ingenuamente si rivolgono a loro in caso di necessità.
Cosi come farà Geralt che si affida a loro considerandoli l’ ultima possibilità concreta di scoprire chi si nasconda davvero dietro il mago Rience e per capire come possa realmente proteggere Ciri. Nasce così l’idea di una “falsa Ciri”: da qui poi il racconto prende letteralmente il volo!
Dopo la visita allo studio legale, Geralt,infatti, si ricongiunge finalmente con Yennefer e Ciri alle porte dell’Isola di Thanedd, in prossimità della grande assemblea dei maghi.
Andrzej Sapkowski si riconferma ottimo oratore e grande narratore: il suo stile inconfondibile, così pulito e privo di orpelli racconta una storia tutta da vivere ed amare, con quella punta di malinconia che contraddistingue e accompagna sempre il suo grande protagonista.
I suoi personaggi hanno caratteristiche uniche e ben delineate, sono caratterialmente coerenti nel tempo, pur modificandosi ed evolvendosi: Geralt così malinconico e perennemente sconsolato, Ranuncolo così ironico e intraprendente , Yennefer così intrigante e caparbia , Ciri sempre determinata sono solo alcuni degli aggettivi che qualificano questi splendidi personaggi che ho imparato ad amare e continuo ad amare pagina dopo pagina, libro dopo libro.
Anche questo racconto mi ha totalmente conquistata e mi ha lasciata con l’ insaziabile voglia di leggere immediatamente il suo seguito.
Se ancora non l’ avete fatto correte a conoscere Geralt di Riva, lo strigo che tutti conoscono, che tutti vorrebbero al loro fianco ma che alla fine si trova perennente solo e senza una valida compagnia se non il suo amato cavallo.
Copia per la recensione fornita da Nord
Titolo: Il Tempo della guerra
Autore: Andrzej Sapkowski
Genere: Fantasy
Pubblicazione: 5 marzo 2020
N° pagine: 432
Casa Editrice: Nord