In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci. Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti. Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente. Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento. Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?
Recensione
THUNDERHEAD, secondo romanzo della TRILOGIA DELLA FALCE di NEAL SHUSTERMAN arrivera’ domani in libreria per Mondadori, Oscar Vault.
Cosa dire di questo secondo volume?
Una parola sola: FANTASTICO
Se il primo volume mi aveva letteralmente conquistato, il suo seguito mi ha fatto fare le ore piccole: mi ha tolto sonno, fame e quel poco di vita sociale che mi restava dopo il covid e’ stata letteramente accantonata per leggere voracemente questa storia.
E’ passato un anno da quanto Citra e Rowan hanno terminato il loro apprendistato: Citra è diventata una falce, ora si fa chiamare Madame Anastasia ed anche se con fatica, cerca di abituarsi alla sua nuova vita ed
ha scelto di spigolare in un modo davvero diverso e particolare.
Mossa dalla compassionevole e dalla benevolenza concede un mese di tempo alle persone da spigolare, cosi che possano accettare la propria morte con serenita’ e salutare i propri cari prima della propria fine.
Ovviamente questo e’ un modo che va’ contro e oltre i dettami delle altre falci e cio’ le creera’ non pochi problemi.
Per fortuna al suo fianco ha sempre Madame Marie Curie che da semplice mentore, si e’ trasformata in amica, sorella e confidente, rivelandosi un personaggio di grande spessore.
Rowan, invece, avvolto dalla sua tunica nera, porta il nome di Maestro Lucifero, vive nascosto dalle tenebre e dal mistero ed e’ diventato un Vendicatore.
La sua Mano mortale non e’ pero’ rivolta a chiunque ma solo alle Falci corrotte, quelle che uccidono senza pieta’ e per pure piacere personale.
Ma Rowan non e’ una vera Falce e il Thunderhead, l’ intelligenza artificiale che tutto puo’ e tutto vede potrebbe vederlo e fermare eppure non lo ha mai fatto e mai sembra intenzionato a farlo.
La figura del T acquista ora parola e tridimensionalità. Sempre più il Thunderhead ci fa entrare nei suoi pensieri, dimostrando la sua autonomia sempre più marcata, sempre più cosciente di sè, dei propri limiti e del mondo che osserva e che regge.
Intrighi, congiure e corruzione porteranno il sistema al collasso e le Falci si divideranno in due schieramenti opposti in una rocambolesca corsa di avvenimenti che vi terra’ attaccati al libro per tutto il tempo.
Cio che salta subito all’ occhio e’ che ora il nostro narratore e’ diventato proprio il Thunderhead, quell’intelligenza artificiale che controlla gli umani e che finora e’ sempre rimasto lontano dalla narrazione diretta.
Atttaverso i suoi pendieri lo scopriamo in una nuova veste, quasi reale e capace davvero di provare delle emozioni ma sopratutto in grande “sintonia” con i nostri protagonisti.
Citra e Rowan hanno subito una maturazione e un’ evoluzione spettacolare: Citra è molto più matura, più forte e combattiva di sempre, non si lascia piegare da nessuno e porta avanti il suo compito con tenacia e determinazione.
Rowan, che in questo volume e’ meno visibile, e’ altrettanto caratterizzato: e’ forte, ben ancorato alle sue convinzioni che porta avanti incurante di tutto e tutti
Lo stile di Shusterman e’ come sempre travolgente: semplice e lineare ma altrettanto visionario e coinvolgente, perfettamente studiato in ogni sua scelta linguistica, riesce a cataputalti in quel mondo come se stessi semplicemente aprendo una porta.
Le sue ambientazioni sono vere, reali e tridimensionali come poche, capaci di distaccarti dalla realta’ e regalarti un’ avventura mozzafiato che pagina dopo pagina prende vita nella mente del lettore.
Il suo finale poi e’ sconvolgente: mi ha spiazzato, stupito e resa desiderosa di avere tra le mani il prossimo volume che sono sicura sara’ semplicente perfetto!
Copia per la recensione fornita da Mondadori