È la sera della vigilia di Natale e Agata, che in paese tutti chiamano la Tabbacchera, guarda il suo borgo dall’alto: è un pugno di case arroccate sul mare che lei da qualche tempo s’è presa il compito di guidare, sovvertendo piano piano il sistema di connivenze che l’ha governato per decenni e inventandosi una piccola rivoluzione a colpi di poesia e legalità. Ma stasera sul cuore della sindaca è scesa una coltre nera di tristezza e “Lassitimi sula!” ha risposto agli inviti calorosi di quella cricca di amici che è ormai diventata la sua famiglia: è il suo quarto Natale senza il marito Costanzo, che oggi le manca più che mai. E, anche se fatica ad ammetterlo, non è il solo a mancarle: c’è infatti un certo maresciallo di Torino che, da quando ha lasciato la Sicilia, si è fatto largo tra i suoi pensieri. A irrompere nella vigilia solitaria di Agata è Don Bruno, il parroco del paese, con un fagotto inzaccherato tra le braccia: è una creatura che avrà sì e no qualche ora, che ha trovato abbandonata al freddo, a un angolo di strada. Sola, livida e affamata, ma urlante e viva. Dall’istante in cui Luce – come verrà battezzata dal gruppo di amici che subito si stringe attorno alla bimba, chi per visitarla, chi per allattarla, vestirla, ninnarla – entra in casa Tabbacchera, il dolore di Agata si cambia in gioia e il Natale di Toni e Violante, del dottor Grimaldi, di Sarino, di Lisabetta e di tutta quella stramba e generosa famiglia si trasforma in una giostra. Di risate, lacrime, amurusanze, tavole imbandite, ritorni, partenze e sorprese, ma anche di paure e dubbi: chi è la donna che è stata capace di abbandonare ai cani il sangue del suo sangue? Starà bene o le sarà successo qualcosa? Cosa fare di quella picciridda che ha già conquistato i cuori di almeno sette madri e cinque padri?
Se non t’innamori, se non ti si accende il sangue, se non t’appassioni, se non tiri fuori le unghie per guadagnarti un futuro che ti piace, che campi a fare?
Sola. Vuole rimanere sola Agata, conosciuta da tutti come la tabacchera e sindaca del suo piccolo borgo di poche case arroccate sul mare della splendida Sicilia. Sola come ogni vigilia di Natale, perché da quando Costanzo è morto per lei le feste non contano più nulla. Sola perché quest’anno il maresciallo per cui aveva ricominciato a sentire il sangue scorrerle nelle vene se n’è andato al nord. Ma la colpa è solo sua che niente vuole lasciare andare da quel cuore chiuso a chiave e che ancora un pò sanguina. Ma la tabacchera non sa che questo Natale sarà diverso, sarà gioioso e ricco di amurusanza. Ancora non sa che Don Bruno sta arrivando a casa sua tenendo tra le braccia una piccola creatura nata da appena qualche ora, ancora non sa che l’amore quello vero non ci lascia mai e non sa che Lori sta andando a Terramarina. Nessun conosce Terramarina ma Lori si, è sicura che con pazienza e sudore ci arriverà perché sempre gliene parlava la madre quando era picciridda. E così come una tempesta questa vigilia porta vita e amore, guai e lacrime, ma la tabacchera vive di coraggio, vive di forza e sentimenti e sa che con l’amurusanza ogni cosa si può sistemare. Meraviglioso è stato leggere le prime righe e ritrovarmi nella casa della tabacchera e tra i profumi e i colori di questo piccolo borgo siciliano. Immediatamente il cuore mi si è stretto per il ricordo di quell’amore potente, vorace e sanguigno che nessuno poteva dividere ma a cui il destino ha fatto scoppiare il cuore. Pagina dopo pagina l’autrice mi ha accompagnato in modo melodioso in questa storia di ritorni e partenze, di coraggio e scelte sofferte, di spiriti e carne strappata. Con grande maestria mi ha fatto sperare e penare d’amore, mi ha fatta arrabbiare ma anche sognare ad occhi aperti, mi ha fatto sentire il profumo del cibo ed il freddo della neve. Però mai, mai mi era capitato di sentire un brivido percorrermi la schiena come se le parole sussurrate all’orecchio di Agata fossero sussurrate a me. Un romanzo che senza che il lettore se ne renda conto si impossessa del suo cuore, lo alimenta di amore e amurusanza che no, non sono la stessa cosa perché l’amore a volte può finire ma l’amurusanza chi la possiede non la perderà mai.
Libro in collaborazione con MONDADORI
Titolo: Terramarina
Autore: Tea ranno
Genere: Narrativa Contemporanea
Pubblicazione: 13 Ottobre 2020
N° pagine: 288
Casa Editrice: Mondadori