«Mi aiuti a scoprire chi era mio padre? Non l’ho mai conosciuto, ma è sempre con me.» Per mesi questa richiesta, arrivata alla fine di una presentazione de La mattina dopo, è rimasta sepolta nei miei pensieri. Poi, la mail di un missionario che vive nel deserto algerino mi ha convinto a mettermi in viaggio. Il padre di Marta scomparve nel 1975 quando lei non era ancora nata, risucchiato nel gorgo del terrorismo che aveva cominciato a insanguinare l’Italia. Carlo Saronio, figlio di una delle famiglie più benestanti di Milano, non aveva ancora ventisei anni quando venne tradito dagli amici con cui condivideva ideali rivoluzionari. Marta per anni non ha mai fatto domande, immersa in un faticoso silenzio. Ma non si può vivere in eterno con i fantasmi, arriva sempre il giorno in cui dobbiamo fare i conti con le memorie, anche le più dolorose. Così le ho detto di sì, e ho cominciato un viaggio alla ricerca delle tracce di quel ragazzo che viveva sospeso tra due mondi inconciliabili, che trovò il coraggio di scegliere la sua strada quando era troppo tardi. Scavando nei ricordi di una Milano in cui il passato è ancora presente tra noi, sono riuscito a riannodare i fili di una storia mai raccontata, che appartiene anche a me.
Quello che non ti dicono, alla fine te lo vai a cercare.
La vita ha percorsi strani e noi possiamo cercare di evitare certi incontri, certi ricordi ma per quanto deviano il nostro percorso la vita si fa trovare li, proprio dove non vorremmo mai andare. E’ proprio quello che è successo a Mario Calabresi che degli anni settanta non ne voleva più parlare finché un giorno non gli è arrivato quel messaggio. E anche di fronte a quello ha cercato di deviare ma poi quel nome, Marta, figlia di Carlo Saronio, ha deciso che anche questa volta doveva tornare a raccontare di quegli anni. Marta suo padre non lo ha mai conosciuto, e nemmeno noi perché gli anni hanno fatto dimenticare quel poco che era stato detto e scritto su di lui, sul suo rapimento e sulla sua morte. Il riserbo ha sempre prevalso ma come spesso accade l’assenza si fa sentire molto più della presenza così Marta doveva sapere, doveva scoprire chi era stato veramente suo padre e l’unica persona in grado di aiutarla era proprio l’autore di questo meraviglioso libro. Un racconto su uno spaccato dell’Italia che pochi ricordano e di cui nessuno vuole più parlare, perché parlare significa anche ammettere e come spesso accade il coraggio necessario dopo le parole sparisce. Un salto all’indietro nel tempo per poi ripercorrere in avanti passo dopo passo la vita di Carlo Saronio e dei suoi amici, delle sue frequentazioni e del suo mal di vivere nelle ricchezze del padre. Un racconto chiaro e pulito ma pieno di carattere e significato proprio come l’autore ci ha abituato nei sui libri, pochi valori ma veri, sinceri, portati avanti giorno dopo giorno con orgoglio e fierezza. Una storia che affascina perché ancora una volta ci dimostra che alcune parti della nostra vita sono già scritte e sono inevitabili e l’unica cosa che ci rimane è fare un respiro profondo, raddrizzare la schiena ed affrontarle.
Titolo: Quello che non ti dicono
Autore: Mario Calabresi
Genere: Narrativa Contemporanea
Pubblicazione: 20 Ottobre 2020
N° pagine: 161
Casa Editrice: Mondadori