Rosa farebbe di tutto per tornare nella sua casa di bambina, quando volava tra le braccia di suo padre e cantava su un terrazzino profumato di basilico. Ma Rosa non può tornare, perché la casa è in rovina e lei per sopravvivere è diventata la puttana del paese. Ogni sabato Paolo le manda un fischio alla finestra per comperare qualche ora del suo amore. Ogni sabato la porta di Rosa si apre per farlo entrare. Paolo lavora le vigne di famiglia ed è ossessionato da un’altra donna che odia e desidera con uguale ferocia, una donna che dovrebbe tenere lontano, perché è la moglie di suo fratello e fin dal nome evoca tempesta e sciagura. La Dragunera, così la chiamano, è una femmina sensuale e altera, i suoi capelli sono fili di vento, i suoi occhi ramarri lo visitano in sogno; c’è chi dice che sia una strega. Cammina annaccata sui tacchi fra la basole delle viuzze, il seno che pare disegnato sotto la vestina stretta, il volto senza vergogna e senza paura. La Dragunera è il racconto di una Sicilia ruvida e incantata, in cui si muovono personaggi dolcissimi e brutali, che hanno labbra vermiglie e unghie sporche di terra. Linda Barbarino canta una storia d’amore e di magia: la saga di una famiglia a un passo dalla fine, travolta da voracità e invidia.
Al paese si diceva che era magara, ntisa la Dragunera, così la chiamavano, come la tempesta di vento e acqua a capo di verno.
Dicono che i figli so piezz e core e Angelina li ama in egual modo i figli Paolo e Biagio.
Si, vuole bene anche a Biagio anche se lui al nord se n’è andato e senza dire nulla alla famiglia la Dragunera si è sposato.
Il padre Biagio non lo vuole perché in paese tutti dicono che una Dragunera in casa non ci deve stare, malocchio porta, e il raccolto delle vigne rischia di essere perso tutto.
Sfortuna vuole che Paolo si ammali e così al momento della vendemmia perché pagare operai quando Biagio può tornare a casa a lavorare?
Ed eccola la Dragunera, in mezzo al mosto, con gli occhi rossi come quelli di Belzebù, le cosce scolpite, le minne disegnate perfette, eccola ad agitare le notti del cognato Paolo.
Sanguigno, carnale, passionale, queste sono le definizioni esatte per questo romanzo che entra sotto pelle e fa avvampare ad ogni pagina.
Una storia di tradizioni e generazioni, dove la famiglia e la terra vengono prima di tutto.
Scorrevole e autentico la forza di questo romanzo sta nell’uso del dialetto, parole e frasi che attraverso il dialetto riesco a far percepire al lettore il significato e tutta la potenza delle parole. La storia di due femmine, due rovine per la stessa famiglia
Libro in collaborazione con IL SAGGIATORE
Titolo: La Dragunera
Autore: Linda Barbarino
Genere: Narrativa Contemporanea
Pubblicazione: 12 Marzo 2020
N° pagine: 192
Casa Editrice: Il Saggiatore