Metro è la trilogia fantascientifica post apocalittica dello scrittore russo Dmitrij Gluchovskij, suddivisa in Metro 2033, Metro 2034 e Metro 2035 e raccolta in un unico e bellissimo volume da Multiplayer Edizioni.
Il romanzo è stato concepito dall’autore durante le molte ore trascorse nella metropolitana di Mosca frequentata sin da bambino quando doveva spostarsi sulle sue linee per raggiungere la scuola. Terminata la prima stesura del libro, rifiutata dagli editori, Gluchovskij la pubblicò su un sito amatoriale, da dove era scaricabile gratuitamente. La prima bozza è stata modificata grazie ai contributi e ai suggerimenti degli utenti nel corso di tre anni e, dopo questo ampliamento collaborativo, nel 2005 è stata pubblicata da un editore, pur mantenendo disponibile in rete la versione gratuita.
Tradotta in 35 lingue; la prima edizione italiana è del 2010 e nello stesso anno ne è stato tratto l’omonimo videogioco.[
Siamo nel 2033 e la metropolitana di Mosca è diventata il rifugio degli ultimi sopravvissuti moscoviti scampati a una guerra atomica scoppiata circa vent’anni prima. Il mondo in superficie, straziato dall’inverno nucleare, è ridotto a un cumulo di macerie e non si hanno notizie sulla sorte del resto dell’umanità.
La superficie del nostro mondo è del tutto impraticabile agli umani e non è possibile una vita stabile all’aria aperta, se non per brevi periodi e grazie all’ausilio di maschere antigas, tute anti-radiazioni e filtri per depurare l’aria inalata. Oltre a questo il mondo esterno (o quello che ne rimane), è popolato da bestie mutate e creature misteriose.
Si è evoluta una nuova società sotterranea, riaggregata nei diversi tunnel e stazioni della linea della metropolitana. I rari e pericolosi collegamenti con l’esterno, alla ricerca di materiale e risorse utili, sono garantiti dai coraggiosi “Stalker”. Nei tunnel sotterranei si muovono creature mutanti, strane e misteriose presenze che mettono costantemente in pericolo la vita dei sopravvissuti.[3]
In questo quadro si muove il protagonista, Artyom, poco più che ventenne e venuto al mondo subito prima della guerra; il giovane vive con il patrigno, lo “zio” Sasha nella stazione VDNKh insieme ai suoi compagni. Il padre di Artyom è morto durante il conflitto nucleare e la madre uccisa da un’invasione di ratti alla stazione Timirjazevskaja: poco prima di essere sopraffatta dai topi la donna era riuscita ad affidare il figlio di cinque anni a uno sconosciuto, Sasha, che lo aveva portato in salvo e quindi adottato. La stazione VDNKh è costantemente in pericolo, assediata dai “Tetri”, orrendi mutanti antropomorfi infiltratisi nelle gallerie. Dopo uno dei tanti attacchi alla stazione arriva un soldato, Hunter, impegnato nella ricerca di un modo per annientare i Tetri e per distruggere il loro luogo di provenienza. Prima di lasciare la VDNKh Hunter chiede ad Artyom, qualora non fosse tornato entro tre giorni, di andare alla Polis, un importante e florido crocicchio di più stazioni, per avvertire gli abitanti della minaccia. La Polis infatti rappresenta uno dei pochi presidi bene organizzati non in preda all’anarchia e al degrado. Artyom accetta l’incarico non solo perché preoccupato per la sorte della stazione ma anche perché si ritiene il responsabile dell’invasione mutante, avendo lasciata aperta, tempo prima, una delle porte blindate della metropolitana durante la sua unica e avventata sortita all’esterno. Trascorsi i tre giorni Hunter non fa ritorno alla stazione, quindi Artyom si mette in viaggio verso l’anello interno della metropolitana per raggiungere la Polis: inizialmente si unisce a una carovana che deve portare aiuti umanitari a una stazione poco più a sud, viaggiando assieme al comandante della spedizione, Kirill, una guardia, e il suo migliore amico Zhenya. Incontrano subito le prime difficoltà: mentre attraversano una galleria, tutti tranne Artyom, odono dei suoni che li fanno cadere in preda alle allucinazioni e svenire; solo Artyom sembra immune ai misteriosi suoni e riesce a salvare tutti gli uomini della carovana arrivando a destinazione… ma li le cose non sono per niente come se le immaginava.
Siete pronti a varcare le porte dell’ inferno?
Immaginate una metropolitana lunga quasi 300 km, costellata da binari, linee e stazioni, che altro non sono se non la riproduzione miniaturizzata delle città che prima sorgevano in superficie.
Ognuna di esse possiede caratteristiche socio- economiche peculiari, ognuna con proprie leggi, ognuna con le proprie politiche interne e sopratutto ognuna con gerarchie e ideologie differenti.
In ogni stazione, gli abitanti hanno imparato a vivere e a relazionsrsi pacificamente ma si rifiutano categoricamente di abbandonare la propria “casa” per recarsi verso altre stazioni poiche’ enormi pericoli e minacce si nascondono dietro ogni galleria, quelle stesse gallerie da cui si odono strane voci, che divorano la ragione e rubano l’ anima a chi osa percorrerle.
Cosa mai nasconderanno quei condotti?
Durante tutta la lettura si ha la costante sensazione che la metropolitana
moscovita si animi di vita propria e che reagisca, pulsante e vitale, al passaggio di qualsiasi essere vivente, unano e non, in un continuo scambio comunicativo angosciante, pericoloso e mortale.
Un intero universo e’ contenuto in essa: ogni linea ed ogni stazione rappresentano mondi differenti rendendo cosi l’ ambientazione estremamente affascinante tale da mantenere sempre alta la curiosita’ e l’ interesse del lettore.
A tratti pero’ il variegato mondo della Metro diventa claustofobico: vorresti uscire, scappare, respirare aria pulita e farti illuminare dal sole ma tutto cio’ purtroppo e’ fuori discussione e allora inizi ad immedesimarti con Artyom,a pensare a cosa faresti tu se fossi nei suoi panni, a cosa rinunceresti solo per sapere cosa ti aspetta in superficie.
La Metro diventa cosi’ simbolo di viaggio ed evasione, di desiderio di scoperta e rinascita, di un luogo considerato “casa” ma che di “casa” non ha proprio nulla poiche’ ti e’ stato imposto e diventa ogni giorno troppo stretto e troppo soffocante.
Per tutta la durata della storia assistiamo ad un altalena costante di scenari: si passa dai momenti riflessivi dei personaggi a momenti di suspance, in cui l’ azione, concentrata in poche righe ti fara’ trattenere il fiato a salire l’ adrenalina a mille!
Nonostante la mole considerevole, Metro e’ una storia che non annoia mai: alle parti piu’ descrittive in cui e’ quasi possibile vedere gli infiniti tunnel che compongono la metropolitana se ne alternano altri piu’ dinamici che rendono il racconto sempre avvincente e coinvolgente.
Metro e’ un romanzo distopico che non manca di contenere al suo interno simbolismi ed elementi che portano il lettore a compiere un grande lavoro introspettivo e riflessivo.
Al suo interno e’ impossibile non cogliere i tanti simbolismi picoanalitici, i richiami socio-politici ed economici di quel preciso periodo storico, l’ astuta quanto velata critica sociale alle tante forze politiche ed economiche del tempo.
Ma cio’ che l’ autore ha voluto rappresentare con Metro secondo me e’ quello del viaggio iniziatico per eccellenza, il viaggio di un giovane uomo che deve cimentarsi con il mondo e con tutto cio’ che di brutto possiede, abbandonando cosi la bolla di protezione tipica dell’ infanzia e scontrandosi col reale che tutto e’ tranne che buono e confortevole.
In definitiva Metro è uno di quei romanzi che ogni appassionato di genere non puo’ non leggere: in esso vi e’ racchiuso un intero universo che va’ scoperto, compreso ed accettato per cio’ che e’ con la convinzione pero’ che non per forza quello stesso universo sia
l’ unico esistente e per questo l’ esistenza al suo interno sia l’ unica a poter essere vissuta.
Copia per la recensione fornita da Multiplayer Edizioni.
Titolo: Metro.La trilogia
Autore: Dmitry Glukhovsky
Genere: Fantasy/Distopico
Pubblicazione: 29 ottobre 2020
N° pagine: 1056
Casa editrice : Multiplayer edizioni
Prezzo di Copertina: 29,90
Link d’ acquisto:
https://multiplayer.com/libri-e-fumetti/libri/metro-la-trilogia-edizione-nera_437375.html
https://multiplayer.com/libri-e-fumetti/libri/metro-la-trilogia-edizione-rossa_437376.html