Dopo “IL RE DELLE CICATRICI” arriva
il secondo e ultimo volume della serie Grishaverse dedicata a tre dei personaggi più amati della storia: Nikolai Lantsov, Zoya Nazyalensky e Nina Zenik. I tre, re, generale e spia di Ravka, dovranno continuare insieme la loro lotta per strappare all’oscurità il futuro del loro paese. Altrimenti non potranno che assistere al suo disfacimento definitivo.
Questo secondo volume è un po’ più dinamico e ricco di azione rispetto al primo, soprattutto nella seconda parte ma devo ammettere che anche per questo mi aspettavo molto di piu’.
Continua la narrazione in terza persona con i pov alternati di Nikolai, Zoya e Nina a cui si aggiungono quelli di alcuni personaggi secondari che secondo me hanno la sola funzione di allungare la storia senza dare nessun valore in piu al racconto.
Ma i suoi personaggi principali hanno un’ ottima caratterizzazione: ognuno di loro, con caratteristiche uniche e peculiari, si muove perfettamente nella storia e gioca un ruolo centrale per la sua buona realizzazione.
Pur essendo una dilogia dedicata al personaggio di Nikolai in cui si evidenzia tutto il suo spirito di sacrificio e la sua totale devozione al bene di Ravka in questo secondo volume spicca piu di tutti Zoya : la sua evoluzione e le sue abilita’ l’ hanno resa regina indiscussa di tutta la scena.
Il suo stile resta quello di sempre: ricco, pieno di dettagli ma mai esageratamente prolisso o pesante.
La Bardugo affascina il lettore con il suo narrare: e’ in grado di scrivere storie cosi ricche di trasporto e coinvolgimento da catturare e mantenere sempre alta l’attenzione e la curiosita’ di conoscerne l’ epilogo vi terra’ incollati alle sue pagine dall’ inizio alla fine.
La cosa che piu’ mi ammalia resta il mondo su cui verte tutto il racconto: l” immaginario narrattivo su cui ruota e si snoda tutto il racconto è costruito a regola d’arte per regalarci una scenografia di grande impatto visivo.
La Bardugo con questa duologia riconferma la sua maestria narrativa nell’ aver creato una ambientazione pazzesca: un universo strutturalmente funzionante, un mondo complesso e misterioso ma solido ed impostato nei minimi dettagli in cui culture, religioni, lingue e tradizioni diverse creano l’impalcatura di un’ ambientazone talmente nitida e chiara da avere la sensazione che tutto possa realmente esistere e non aspetti altro di essere visitato.
L’ autrice è stata, infatti, in grado di creare nella mente del lettore immagini talmente reali di questo mondo tanto da fornirgli un quadro praticamente perfetto sotto ogni aspetto, un mondo visibile e vivibile a 360° senza mai eccedere con i dettagli e risultare pesante o addirittura noiosa.
Al contrario la sua abilità descrittiva ci ha permesso di viverne la storia quasi stessimo camminando, pagina dopo pagina, al fianco dei 3 protagonisti e vivere con loro ogni evento.
Alla fine della lettura di questo ultimo volume non ho potuto fare a meno di constatare la mia soddisfazione nell’ aver ultimato la lettura di questa serie che, tra alti e bassi, resta unica e indimenticabile.
Copia per la recensione fornita da Mondadori.