Dancing Paradiso è un locale notturno di una crudele metropoli, dove “non bisogna essere buoni per entrare / prendono anche le carogne / e qualche volta le fanno cambiare”. È in quel locale che un angelo custode – “Angelo angelica” – tenta di far confluire i cinque protagonisti di questa narrazione in versi: Stan, il pianista triste, che prepara un ultimo concerto per Bill, l’amico batterista morente in ospedale, Amina, giovane profuga che ha perso la madre passando il confine. Ed Elvis, un grottesco obeso hacker chiuso in casa da anni, forse mitomane, forse assassino, La poetessa Lady raffinata e ubriacona, ossessionata dal suicidio. Cinque “creature della notte / senza un rifugio nel mondo / mannari senza luna”, di cui a poco a poco, mentre si avvicina la serata al Dancing, scopriamo la storia grazie al racconto condotto per loro voce. Assoli malinconici, struggenti, comici, crudeli, furibondi. Costretti alla solitudine, ciascuno di loro sembra aver perso ogni speranza. A vegliare perché possano incontrarsi, perché possano unire voci e musica in un racconto polifonico che indichi una possibile via di salvezza, l’angelo/a caduto dal cielo per stare con gli uomini, un angelo straccione dalle ali sporche di fango, lui stesso solo fra i soli.
Nulla ho capito dell’amore ma continuo a suonarlo in maggio re e in minore.
Perché l’amore in fondo è quel che se ne dice è perfetto ed è infelice.
E’ un regalo è un disastro sei una strega sei un mostro né destra né sinistra un elefante che piange al centro della pista.
Dicono che Dancing Paradiso sia molto più di quello che sembra. Dicono che non sia solo un bar dove fanno entrare tutti, carogne comprese, ma che sia un posto dove tutto è possibile, perché è lì che l’angelo custode Angelica riesce a fare la sua magia……Ma l’angelo Angelica non è come lo state immaginando, è un angelo straccione, dalle ali sporche di fango, solo tra gli uomini soli. Ed è proprio all’interno di quel locale che l’angelo Angelica cerca di far confluire i cinque protagonisti di questa storia, ognuno diverso, ognuno di loro con le proprie ferite e le proprie paure. Saranno proprio le loro voci che ci racconteranno la loro storia: Stan il Pianista triste, Bill il Bello, Elvis obeso e geniale, Amina profuga rimasta orfana e Lady poetessa raffinata e ubriacona. Talmente diversi ma disperati allo stesso modo perché tutti costretti alla solitudine, rifiutati dalla società, senza nessuna speranza per questo tutti destinati alla fine. Ma qualcosa succede dentro Dancing Paradiso, tra comici malinconici, ricordi struggenti e destini crudeli qualcosa lì cambia…..Un nuovo racconto questo di Stefano Benni, originale solo come lui sa essere, scritto in versi, con uno stile ricco e inventivo della prosa, aggiungendo accensioni liriche e musicalità. Ma Stefano Benni o si ama o si odia perché tra storie tristi e battute al vetriolo riesce a raccontare storie di vite piene di paura, di ferite difficili da cancellare perché a volte la vita sa essere crudele più di quanto si possa pensare. Poesie di verità e assurdità mescolate assieme come solo Stefano Benni sa fare. Un elogio alla vita, al sacrificio e alla speranza. “Lo spettacolo è finito signori. E anche il mondo sta finendo. Fatevi un selfie speciale. Sullo sfondo del diluvio universale.”
Titolo: Dancing Paradiso
Autore: Stefano Benni
Genere: Poesia
Pubblicazione: 2 Maggio 2019
N° pagine: 76
Casa Editrice: Feltrinelli