H.P. Lovecraft, maestro americano della letteratura fantastica del Novecento, ha dato vita nei suoi racconti a un vero e proprio sistema mitologico, i cosiddetti “Miti di Cthulhu”. Per fornire a questa mitologia una base ‘storica’, l’autore ‘produsse’ l’esistenza di un libro magico, il Necronomicon, scritto nell’VIII secolo d.C. dall’arabo yemenita Abdul Alhazred. Oltre alla biografia immaginaria dell’arabo, Lovecraft inventò per il Necronomicon una cronologia fittizia, Storia e cronologia del Necronomicon, creando un ambiguo mistero che si è protratto per anni, e che ha portato alla pubblicazione in tutto il mondo di innumerevoli versioni del libro maledetto… Il volume presenta i racconti in cui Lovecraft ha introdotto, descritto, citato il Necronomicon, ponendo le basi del suo mito. Tra questi vi sono classici come L’orrore di Dunwich (1928) e Il caso di Charles Dexter Ward (1928), Colui che sussurrava nel buio (1930), Alle montagne della follia (1931) e L’ombra venuta dal tempo (1934).
La notte s’apre sull’orlo dell’abisso. Le porte dell’inferno sono chiuse: a tuo rischio le tenti. Al tuo richiamo si desterà qualcosa per risponderti. Questo regalo lascio all’umanità: ecco le chiavi. Cerca le serrature; sii soddisfatto. Ma ascolta ciò che dice Abdul Alhazred: per primo io le ho trovate: e sono pazzo.»
Recensione
“Il Necronomicon viene definito uno pseudobiblium, cioè un libro mai scritto ma citato come se fosse vero in libri realmente esistenti. Il Necronomicon, infatti, è un espediente letterario creato dallo scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft per dare verosimiglianza ai propri racconti, che diventò gradualmente un gioco intellettuale quando anche altri scrittori cominciarono a citarlo nei loro racconti di genere horror o fantascientifico. Lo stesso Lovecraft fu quasi costretto, a un certo punto, a confessare che il Necronomicon era una sua invenzione quando si accorse che troppi suoi lettori lo avevano preso sul serio; ed anche oggi non mancano persone che credono alla reale esistenza del Necronomicon.
Secondo Lovecraft, il Necronomicon (in arabo: Al Azif) sarebbe un testo di magia neraredatto dall’ “arabo pazzo” Abdul Alhazred, vissuto nello Yemen nell’VIII secolo e morto a Damasco in circostanze misteriose: Lovecraft immagina che fosse stato fatto a pezzi in pieno giorno da un essere invisibile. Il nome Alhazred sarebbe un raffinato gioco di parole costruito sul significato nascosto dell’inglese “all has read”, ovvero “ha letto tutto”…”
Se conoscete Lovecraft e i suoi scritti capirete benissimo il perche’ io definisca questa libro un capolavoro assoluto: la piu grande invenzione letteraria di tutti i tempi, creata con una genialità narrativa senza precedenti, una scrittura superba capace di travolgerti e catapultarti dove la paura ti mozza il fiato e ti paralizza completamente senza possibilità di fuga.
Il grande maestro dell’ horror è conosciuto sopratutto per i racconti del
“Ciclo di Cthulhu”, un lungo scritto che narra dei “Grandi Antichi”, semi-divinità aliene che avrebbero dominato la Terra prima della comparsa dell’ uomo e che giacciono ora nelle sue profondità in attesa di essere risvegliati.
Ed è proprio il “Necronomicon” , il «Libro delle leggi che governano i morti», lo strumento per riportare in vita queste creature terribili: un libro maledetto, scritto con il sangue e rilegato in pelle umana, un libro potente, ma che condanna alla morte chiunque lo legga! Tutti i dati riportati su questo manoscritto sono, ovviamente, di pura invenzione, come affermerà lo stesso Lovecraft, ma la sua maestria narrativa è stata cosi particolareggiata e dettagliata che ben presto gli appassionati dell’ occulto si sono adoperati per renderlo “vero” inserendolo in numerosi scritti dove veniva celebrato e adorato come un vero e proprio strumento di richiamo per i “Grandi Antichi”.
Se siete appassionata del genere non potete assolutamente farvi scappare questa lettura!
Copia per la recensione fornita da Fanucci Editore.
Titolo: I racconti del Necronomicon
Autore: H.P.Lovecraft
Genere: Horror
Pubblicazione: 20/03/2019
N° pagine: 768
Casa Editrice: Fanucci Editore