Una mattina di settembre del 1847, mentre Milano è sotto il giogo degli austriaci e i milanesi si organizzano in gruppi rivoltoSi per liberarla, Lili rovista fra le acque del Naviglio in cerca dei messaggi in codice dei ribelli e trova il corpo di un ragazzo: ha il petto trafitto da una baionetta, ma è ancora vivo. In città imperversa la rivolta, Radetzky spara sulla folla con la sua Madonnina automa comandata a distanza e nel frattempo progetta in gran segreto un’arma mai vista prima, in grado di distruggere Milano e portargli la vittoria. Nel suo rifugio sotterraneo, Lili dovrà tentare l’impossibile: salvare la vita di Ales impiantandogli un cuore meccanico creato da lei e sventare il piano di Radetzky aiutando i ribelli a neutralizzare la più micidiale delle armi nemiche. Una città capace di ogni progresso e meraviglia, una storia per immaginare come sarebbe stato il passato se il futuro fosse arrivato prima.
Recensione
Questo di cui vi parlo oggi è un romanzo middle-grade, autoconclusivo e steampunk ossia un racconto dove in un contesto storico/geografico ben definito viene introdotta una tecnologia anacronistica.
Ci ritroviamo nel settembre del 1847, periodo in cui arriva a Milano il nuovo arcivescovo Carlo Bartolomeo Romilli.
Una Milano oscura, misteriosa e tumultuosa è quella descritta fin dalle prime pagine e una serie di misteri, cospirazioni e messaggi in codice delineano il quadro generale che avvolge questa trama davvero ben curata.
L’accuratezza descrittiva di luoghi e scenari portano ad appassionare il lettore fin dall’inizio e lo coinvolgono completamente nelle vicende dei protagonisti.
Il mondo narrato è un mondo ipertecnologico davvero affascinante ma le descrizioni necessarie per la giusta comprensione di questi elementi non appesantiscono per nulla la narrazione anzi la rendono davvero intrigante.
Impossibile non restare attratti dal bellissimo cuore meccanico, dai minuscoli calabroni cibernetici finemente decorati ed in generale dall’idea di una Milano così hight tech.
Una trama cosi’ avventurosa e dinamica viene narrata con una prosa semplice e scorrevole, ben consona al pubblico a cui si rivolge.
La storia viene raccontata in terza persona e attaverso la presenza delle date, ricorda molto la struttura di un diario: fluida, leggera ma ben costruita la storia si legge davvero facilmente per lo stile coinvolgente e dal giusto ritmo dinamico, un linguaggio giovane e fresco che ti permette di cogliere ogni messaggio inserito dall’ autrice senza però mai allontanarti dalla narrazione di base.
I personaggi sono davvero ben caratterizzati:senza troppe descrizioni che potrebbero distrarre o rallentarne la lettura, risultano ben tratteggiati e tutti si inseriscono egregiamente nella storia.
Un romanzo davvero consigliato a tutti, a piccoli e grandi lettori.
Copia per la recensione fornita da Mondadori.
Titolo: La città segreta
Autore: Laura Andreozzi
Genere: fantasy
Pubblicazione: 2/07/2019
N° pagine: 195
Casa Editrice: Mondadori