“Storia di una capinera” è il primo romanzo di Verga. Pubblicato nel 1871 e scritto due anni prima, tramite una forma epistolare dominata alla perfezione ci tuffa nel cuore pulsante di un’anima prigioniera. Maria, una ragazza costretta dal padre a chiudersi in convento in assenza di qualsiasi vocazione, trova il modo durante una fugace vacanza in campagna di intrattenere con l’amica Marianna una corrispondenza che diviene per lei l’unico modo di dar sfogo ai suoi molti turbamenti. Respirando finalmente un’aria non compressa all’interno delle mura del convento, Maria scopre l’esistenza di un mondo più ampio, più inebriante, più vivo. E, soprattutto, scopre l’esistenza e l’essenza dell’amore, un sentimento che, costretto a nuotare controcorrente, la sconvolgerà per sempre.
Sapresti dirmi perché il rumore di taluni passi si senta col cuore come se il cuore udisse? e perché scuota tutti i nervi, e faccia gelare tutto il sangue?
Il colèra tra il 1854 e il 1855 ha mietuto moltissime vittime e lei Maria, per non esserne contagiata, viene “liberata” facendola uscire dalla badia vizzinese di San Sebastiano per raggiungere il resto della famiglia a Tèbidi. Nonostante la matrigna le conceda una piccolissima stanza, buia e fredda, il periodo che trascorre con la famiglia sarà per lei il più bello della sua vita. Maria sa che dovrà tornare in convento per prendere i voti e staccarsi completamente dal mondo esterno, sa che diventerà come la povera Capinera, chiusa in gabbia, timida e triste che guarda al di fuori con occhio spaventato. Racconta la sua felicità e confessa il suo amore attraverso lunghe lettere all’amica Marianna, con un crescendo di sentimenti e forza, prima sottovoce e poi urlandole il suo dolore quando capisce che l’amore che prova non sarà mai corrisposto. Si sente illusa, presa in giro, proprio lei pura nell’anima e nello spirito. Maria accetta il destino che altri hanno scelto per lei, prende i voti, soffre vedendo il padre per l’ultima volta e si sente intrappolata e sconfitta quando scopre il suo amore al fianco della sorellastra. Il dolore fisico e psicologico la annienterà e lei chinerà il capo come la Capinera. Un romanzo meraviglioso scritto in maniera epistolare, un capolavoro del Verga pubblicato nel 1871 ma vivo e pulsante tutt’oggi. Una storia struggente, di sottomissione, un racconto dei tempi in cui la famiglia aveva una gerarchia ed un rigore serio, dove era d’obbligo sottostare al volere del padre. Uno squarcio della società dell’epoca, dove la legge era suprema e poco contavano le volontà della persona, dove la ribellione non era prevista e la rassegnazione era l’unica cosa possibile. Una lettura che merita di essere fatta ed assaporata, perché anche l’amore può uccidere proprio come il colèra.
Titolo: Storia di una capinera
Autore: Giovanni Verga
Genere: Classici
Pubblicazione: 28 Gennaio 2015
N° pagine: 168
Casa Editrice: FELTRINELLI