Binti è una ragazza di etnia himba, talmente brava in matematica e nella tecnica dell’astrolabio da venire selezionata per frequentare la prestigiosa Oomza University. Così, nonostante la perplessità della sua famiglia, Binti intraprende il viaggio interstellare verso Oomza; ma tutto cambia quando le Medusae, mostruose creature spaziali, attaccano il veicolo su cui viaggia, uccidendo tutto l’equipaggio e lasciandola unica superstite…
Recensione
Quando la fantascenza si fonde con le tradizioni nigeriane, in un modo del tutto inaspettato ed originale, nasce un romanzo come Binti: potenza, passione, travolgimento, pathos , empatia fanno di Binti un capolavoro letterario unico nel suo genere.
Una storia complessa, spiritualmente profonda che lega ed intreccia fantascienza e tradizione in un modo mai visto prima.
Una struttura narrativa praticamente perfetta incontra un linguaggio elegante e ricercato, una cura per il dettaglio che ci offre immagini talmente nitide da coglierne ogni singolo particolare, regalandoci una storia davvero affascinante ed evocativa di tradizioni e costumi di un popolo a noi sconosciuto.
Binti ci parla di cambiamento : lei che infrange le leggi della sua famiglia e della sua cultura per lasciare la terra e frequentare la prestigiosa università Oomza su un altro pianeta, rappresenta la storia di tutte quelle persone che, per i motivi più disparati, hanno dovuto lasciare la propria casa per una terra nuova, cambiando letteralmente le proprie vite ma sopratutto incontrando difficoltà socio/culturali di integrazione e gestione della quotidianità.
Il cambiamento che “colpisce” Binti dipende proprio dall’ incontro/scontro con altre realtà culturali e dai rapporti che instaura con gli “altri”: ciò che gli è sempre apparso come normale e giusto poiché derivante da tradizioni secolari della sua gente, inizia ad esser messo in discussione, ad esser visto come una cosa estranea e non conforme al resto del “gruppo”.
Da qui i primi dubbi: lontano da casa, lontano dalla tua gente, è giusto cambiare il proprio essere interiore ed esteriore per uniformarsi al nuovo mondo nel quale stiamo andando ad abitare?
Ma sopratutto, quanto si è disposti a sacrificare di se stessi in nome di un bene collettivo?
Questi sono i grandi quesiti che si pone Binti : lei stessa, dapprima colpita da mille dubbi e perplessità sul suo modo d’essere così diverso dagli altri, si trova costretta a sacrificare una parte di sé stessa, quella che più ama e che denota l’appartenenza alla sua gente, in nome di un cambiamento psico/fisico volto a conservare la pace tra i due mondi.
È così che Binti sacrifica i suoi capelli, la parte di se’ che più ricalca la componente tradizionale del suo popolo, per trasformarli nei tentacoli delle Meduse, perdendo un pezzetto della sua umanità in nome di un cambiamento necessario ad ottenere e conservare la pace tra due razze completamente agli antipodi.
La bellezza di questo romanzo consiste nel fatto che rappresenta un urlo di denuncia e di rabbia nei confronti di chi non accetta la diversità e lo fa attraverso un fantasy ricco ed articolato, in cui l’ acuratezza narrattiva per i dettagli ci offre un finestra sul mondo degli Himba, della loro cultura e dei loro costumi ma sopratutto ci fa comprendere quanto potente possa essere la forza del cambiamento
Ci porta a viaggiare con Binti, a scegliere e sacrificare il suo io, cambiando ed articolando la sua persona verso una nuova identità, diventando la fusione vivente di due culture.
Una prosa semplice, scorrevole ma elegantemente accurata, ricercata e ben strutturata ci accompagna lungo tutto il viaggio di Binti e ci regala mille e più sfumature di narrazione : dapprima conosceremo la protagonista e le sue affascinanti tradizioni, i suoi pensieri, le sue riflessioni ed entreremo in punta di piedi nella sua vita.
Successivamente saremo catapultati in scenari più dinamici, ricchi di azione, sempre riflessivi ma molto più ritmati fino ad un finale commovente ed emozionante.
Sarà impossibile non entrare in empatia con Binti, sarà impossibile non restare stregati da questa meravigliosa storia, sarà impossibile non cogliere in questo racconto l’ urlo di rabbia e dolore dell’ autrice contro chi tutt’ oggi non accetta la diversità, il cambiamento e l’unione pacifica tra due ” razze”.
Resterei a parlarvi per ore di Binti ma in realtà l’ unica cosa che dovreste fare è leggerlo!
Copia per la recensione fornita da Mondadori.
Titolo: Binti
Autore: Nnedi Okorafor
Genere: Fantasy
Pubblicazione: 1/09/2019
N° pagine: 464
Casa Editrice: Mondadori