L’umanità non vive più relegata sulla Terra: è il XXVIII secolo e gli esseri umani si sono espansi nell’intera galassia, distribuendosi in una nuova federazione che unisce tutti i mondi abitati, l’Egemonia dell’Uomo. Tutto ciò è frutto di un’esaltante azione esploratrice resa possibile dalla tecnologia dei teleporter che, sfruttando i portali e le singolarità, consente di muoversi in maniera istantanea; ma è anche l’esito estremo di una diaspora necessaria: l’uomo infatti ha conquistato pianeti remoti, ma ha perso la sua casa, la Terra, distrutta durante un fallimentare esperimento noto come il Grande Errore. In questo scenario, sul pianeta Hyperion, stanno per aprirsi le Tombe del Tempo, misteriosi manufatti provenienti dal futuro nei quali il tempo scorre all’inverso e presso cui abita lo Shrike, mostruosa creatura non soggetta alle leggi fisiche. Verso quel luogo tremendo si stanno dirigendo sette pellegrini, sette personaggi in cerca di risposte. Lungo la strada, come succedeva nei tempi antichi, essi narrano delle storie, le loro storie. E forse proprio in quei racconti si cela la chiave della salvezza per l’universo.
Recensione
Hyperion è uno di quei romanzi che non si può che amare follemente se come me si è appassionati di fantascienza, quella fantascienza così realistica da farti vivere un avventura che va oltre il tempo e lo spazio reale, un sogno ad occhi aperti incredibile ed indimenticabile .
Parliamo del romanzo pubblicato nel 1989 dallo scrittore statunitense Dan Simmons che rappresenta il primo capitolo de “I Canti di Hyperion” : vincitore del Premio Hugo nel 1990 si compone da diversi racconti, ognuno narrati da un personaggio diverso.
Chiamarlo semplicemente fantasy sarebbe troppo riduttivo: Yperion è un perfetto quanto geniale mix di più generi che da vita ad uno dei romanzi più belli di tutti tempi.
La trama si snoda in un universo in cui gli uomini hanno conquistato tutta la galassia, compiendo viaggi interstellari prima attraverso le astronavi poi grazie allo sviluppo di portali che consentono viaggi istantanei in ogni dove, senza alcun limite di luogo o di distanza.
Durante lo sviluppo di questi ultimi, un evento, ricordato come ” il grande errore” ha portato alla totale distruzione della terra e dell’ Egira, l’ espansione umana nello spazio.
Questi portali, come le più grandi tecnologie conoscoute, sono gestite da una rete di intelligenze artificiali, dette il Tecnonucleo che agiscono in autonomia dagli uomini ma comunque in totale armonia e collaborazione con essi.
Questa situazione di equilibrio tra le due “razze” è minacciata dagli Ouster, una comunità di coloni post Egira che non hanno mai sviluppato le tecnologie e i portali ad essi collegate poiché fuori dal controllo del Tecnonucleo.
In tale contesto parte e si sviluppa tutta l’ incredibile storia di Yperion: su questo grande e complesso pianeta si trovano le Tombe del tempo, strutture che provengono dal futuro e che si muovono a ritroso nel tempo, impedendo così l’accesso a chiunque.
Tutta la zona adiacente alle tombe è controllata da un mostruoso essere chiamato Shrike, un mostro in parte metallico in parte biologico che si muove sfidando le leggi fisiche ed impala le povere vittime su un gigantesco albero di spine.
La Chiesa Shrike o Chiesa della Sofferenza, che lo venera come un Dio, in occasione dell’ imminente apertura della porta di queste misteriose Tombe, grazie ad un particolare quanto incredibile all’ allineamento spazio temporale e dell’eventuale conseguenza della messa in libertà dello Shrike, ha organizzato un pellegrinaggio alle Tombe del Tempo: sette individui accuratamente scelti si recheranno al cospetto del mostro, sei di loro moriranno, solo uno sopravviverà esaurendo i suoi desideri.
Le modalità di scelta dei pellegrini sono sconosciute ma le ragioni per cui accettano il pellegrinaggio sono legate alle loro vicende personali: ognuno di loro ha un forte interesse per recarsi alle Tombe del Tempo e rischiare la vita.
E’ durante il tragitto che ogni pellegrino racconterà ai suoi compagni la propria storia e le motivazioni che lo hanno portato ad intraprendere questo viaggio.
Sette pellegrini e 7 racconti sono ciò che compongono questo romanzo:
7 personaggi che raccontano le loro storie mentre intraprendono un lungo e pericoloso cammino che inevitabilmente cambierà le sorti di tutte le loro vite.
La struttura narrativa si compone dunque su 7 racconti autonomi utilizzate per descrivere diversi contesti narrattivi ma strettamente connessi tra loro tanto da farci comprendere il perché di questo assurdo viaggio.
Hyperion è un capolavoro della fantascienza classica, un romanzo attraente e avvincente, con una scenografia da sogno che ci porta su pianeti immaginari che hanno dell’ incredibile, con una struttura narrativa che ti tiene incollato alle sue pagine sia per la geniale penna dell’ autore sia per la sua stessa composizione.
Infatti questi racconti, con la loro dinamicità e la grande carica emotiva che riescono a suscitare, catturano il lettore e lo travolgono con una miriade di sentimenti contrastanti: con ognuno di questi racconti il lettore viaggia in contesti spazio/temporali differenti vivendo sulla propria pelle 7 storie talmente diverse tra loro da essere tutte ugualmente e straordinariamente affascinanti
Non ci si annoia mai considerato sopratutto il fatto che dando cosi tanto spazio narrattivo ad ogni pellegrino, i 7 personaggi sono tutti ugualmente protagonisti di tutta la storia, regalandoci, seppur ognuno in modo diverso, 7 meravigliose storie impossibile da dimenticare.
“Hyperion” termina senza un vero finale proprio perché è seguito da un successivo volume che io, oramai da anni, non vedo l’ora di avere tra le mani.
Non posso che consigliarvi questa splendida space opera che saprà sicuramente regalare ad ogni lettore un’ avventura indimenticabile, in grado di sfidare e restare immutata nei ricordi di chiunque deciderà di conoscere la storia dei 7 pellegrini di Yperion.
Copia per la recensione fornita da Mondadori.
Titolo: Hyperion.I Canti di Hyperion 1
Autore: Dan Simmons
Genere: Fantascenza
Pubblicazione: 23/07/2019
N° pagine: 708
Casa Editrice: Mondadori