Divenuta subito un classico, la storia di Jo, Meg, Amy e Beth ha avvinto intere generazioni. Questo volume presenta il ciclo completo dei quattro romanzi.
«Com’è brutto esser poveri! – sospirò Meg, guardando il suo vecchio abito. – Non è giusto che alcune ragazze abbiano ciò che desiderano ed altre niente; aggiunse Amy con un po’ di amarezza nella voce. Abbiamo babbo e mamma e tra noi sorelle ci vogliamo tanto bene, – disse Beth dolcemente. I quattro visetti illuminati dalla fiamma si rasserenarono per rabbuiarsi poi subito quando Jo osservò tristemente: Il babbo non c’è e chi sa quando lo vedremo.»
Recensione
Quella racchiusa in Piccole donne” è la storia delle 4 sorelle più amate di tutti i tempi, 4 piccole donnine che hanno reso lettori chi ancora non credeva nel potere magico della lettura, regalando, a chi apriva per la prima volta questo romanzo,una storia talmente bella, emozionante e coinvolgente da restare impressa nella mente e nel cuore per sempre.
È la storia delle quattro sorelle March, Meg, Jo, Beth e Amy che trascorrono la loro giovinezza assieme alla mamma e alla loro domestica mentre il padre è al fronte a combattere durante la guerra di Secessione. La guerra fa solo da sfondo a questa storia: in primo piano ci sono sempre e solo loro, con le loro avventure, scoperte e traumi che ne segnano la crescita e l’evoluzione personale.
Questa è una favola che racconta dell’ unità familiare, della complicità e del sostegno che dovrebbero caratterizzare ogni famiglia degna di esser definita tale.
Assieme le 4 sorelle condividono le gioie e si supportano nei grandi momenti di difficolta: sono sorelle ma sono sopratutto amiche, complici e confidenti le une delle altre.
Nel romanzo, le quattro piccole donne affrontano così le problematiche della vita di tutti i giorni mostrando le loro affinità ma sopratutto le loro differenze caratteriali, completandosi a vicenda per sopperire alle loro mancanze personali, sempre unite e complici qualsiasi sia il tipo di problema da risolvere.
Meg, la maggiore, è gentile e socievole, razionale e accondiscendente, lei è quella su cui fare maggiore affidamento.
Jo, è il maschiaccio di casa, carismatica e rivoluzionaria, sfida nel suo piccolo le regole sociali dell’ epoca e sogna un futuro come scrittrice: lei, che tanto ama scrivere e recitare, passa intere giornate con il naso all’ insu’ a sognare di poter pubblicare un suo romanzo.
C’è poi la dolcissima e delicata Beth, che si diletta a suonare il pianoforte ed Amy, piccola e capricciosa che ama dipingere.
Attorno a loro gravitano numerosi personaggi come la bisbetica zia March e Laurie, loro affezionato amico d’ infanzia.
Un Natale senza regali non è un vero Natale – borbottò Jo, stesa sul tappeto. – Che disgrazia essere poveri! – sospirò Meg”….. “In fondo, però, noi siamo insieme – disse Beth”.
La loro vita è scandita dal vivere quotidiano tipico dell’epoca di riferimento ma anche e sopratutto dalle continue preoccupazioni per il padre al fronte e per le ristrettezze economiche nelle quali versano come prima conseguenza della guerra.
Tale contesto storico amplifica ed esalta la loro storia e il grande rapporto che le unisce.
Sono sorelle ma sono sopratutto amiche e complici, legate da un amore e un rispetto profondo le une per le altre: si sostengono a vicenda quotidianamente, godendo dei loro piccoli traguardi e riuscendo a non soccombere alle difficoltà che si presentano durante la loro vita.
L’ armonia familiare delle piccole March viene però messa a dura prova da due gravi eventi: il primo è rappresentato dall’arrivo di una lettera dal fronte che informa la famiglia del ferimento del padre. Il secondo riguarda Beth, che contrae la scarlattina in maniera acuta per aver prestato aiuto a una famiglia povera.
Sono proprio questi momenti che valorizzano la bellezza e la solidità di questa famiglia: pur nella loro diversità di carattere e pensiero, le ragazze uniscono le loro forze ed affrontano con coraggio questi eventi che minano inevitabilmente la loro serenità e tranquillità familiare, riuscendo a superare le prove che la vita le pone contro una dopo l’ altra, sempre assieme.
Seppur Piccole donne ruoti e si snodi attorno alle vite delle quattro sorelle è impossibile non notare che il vero collante di tutta questa straordinaria famiglia sia la madre.
E’ le che getta le solide basi di questa adorabile famiglia: osserva, monitora e vigila sul benessere delle proprie figlie senza mai privilegiare una piu di un’ altra, tutte ugualmente importanti nelle loro diversità
Diversità che per la donna sono da coltivare,lasciandole libere di compiere le loro esperienze di vita, sostenendole senza però mai interferire con le loro scelte.
L’inverno sarà difficile per tutti e non dovremmo spendere denaro in cose futili, quando i nostri uomini stanno soffrendo in guerra. Noi non possiamo fare molto, ma possiamo contribuire con qualche piccolo sacrificio e dovremmo farlo volentieri.»
Questa e’ una delle tanti frasi che più rappresentano il senso di tutto il romanzo: crescere con sani valori e farne la forza motrice di tutta la vita.
È questa l’educazione che la signora March ha trasmesso alle proprie figlie, consentendo loro di affrontare le avversità della vita con maturità, aiutandosi reciprocamente, nonostante la diversità del loro carattere.
Come in ogni bellissima storia arriva anche qui il tanto atteso lieto fine: il signor March ritorna dal fronte e la giovane Beth riesce a sconfiggere la malattia seppur le sue condizioni di salute saranno compromesse per sempre.
Piccole donne offre una spaccato storico davvero ben lontano dal nostro e ciò fornisce al lettore numerosi spunti di riflessione: attraverso un romanzo rivolto ad un giovane pubblico l’autrice è riuscita a risaltare tematiche importanti, lanciando contenuti di notevole spessore educativo, che ritroviamo disseminati per tutto il romanzo.
Il valore della condivisione, del sacrificio e del rispetto tra le persone, l’importanza della diversità di carattere, delle passioni e delle attitudini di ognuno di noi sono solo alcuni degli insegnamenti elargiti dalla signora March alle proprie figlie e indirettamente ad ogni lettore che in punta di piedi si appresta ad entrare nella famiglia più bella di sempre.
Con un linguaggio semplice e uno stile adatto a tutti, la scrittrice entra nei cuori dei lettori con una storia che vi farà sognare ad occhi aperti: vi ritroverete così ad ascoltare gli avventurosi racconti di Jo davanti al camino o a lasciarvi cullare dalla dolce melodia suonata da Beth col suo amato pianoforte.
La storia delle sorelle March è cio’ che più si affina a questo periodo natalizio, un periodo in cui si sente maggiormente l’ importanza di avere una famiglia che ci ami, che ci protegga e ci sostenga nei momenti più bui. Una nuova edizione questa della Oscar Draghi che finalmente conferisce una nuova favolosa veste grafica ad uno dei romanzi più amati di sempre e che giustamente meritava una cover come questa, semplicemente meravigliosa, proprio come la famiglia che custodisce al suo interno.
Copia per la recensione fornita da Mondadori.
Titolo: Piccole Donne. Meg, Jo, Beth & Amy
Autore: Louisa May Alcott
Genere: Narrattiva
N° pagine: 948
Casa Editrice: Mondadori