La Pietra Miliare, una locanda come tante, nasconde un incredibile segreto. L’uomo che la gestisce, Kote, non è davvero il mite individuo che i suoi avventori conoscono. Sotto le sue umili spoglie si cela Kvothe, l’eroe che ha fatto nascere centinaia di leggende. Il locandiere ha attirato su di sé l’attenzione di uno storico, che dopo un lungo viaggio non privo di pericoli e avventure riesce a raggiungerlo e convincerlo a narrare la sua vera storia. Il nostro eroe muove i suoi primi passi a bordo dei carri degli Edema Ruh, un popolo di attori, musicisti e saltimbanchi itineranti che, nonostante le malevole credenze popolari, si rifanno a ideali nobili e tengono in gran conto arte e cultura. Kvothe riceve i primi insegnamenti dall’arcanista Abenthy, e viene poi ammesso all’Accademia, culla del sapere e della conoscenza. Qui egli apprenderà diverse discipline, stringerà salde amicizie e sentirà i primi palpiti dell’amore, ma dovrà anche fare i conti con l’ostilità di alcuni maestri, l’invidia di altri studenti e l’assoluta povertà; vivrà esperienze rischiose e incredibili che lo aiuteranno a maturare e lo porteranno a diventare il potentissimo mago, l’abile ladro, il maestro di musica e lo spietato assassino di cui parlano le leggende.
Recensione
Il nome del vento è un romanzo fantasy del 2008, primo libro della trilogia “Le Cronache dell’Assassino del Re ” di Patrick Rothfuss e ristampato dalla Mondadori Oscar Vault in occasione del decennale dalla sua uscita in Italia in questa splendida edizione ricca di dettagli raffinati e illustrazioni suggestive.
Questo libro narra la prima parte delle avventure di Kvothe, un famoso uomo conosciuto per le sue abilità di arcanista, avventuriero e musicista e per il suo eroico passato, tramite autobiografia.
All’inizio della storia Kvothe, sotto il falso nome di Kote, gestisce una locanda per nascondere la sua vera identità. Tuttavia un giornalista, Cronista, gli svela di aver capito la sua vera identità e lo convince a narrare la sua storia raccontandogli le leggende che girano sul suo conto. Visto quanto queste fossero differenti dalla realtà decide di rendere pubblica la vera versione dei fatti e dichiara che per raccontare la sua storia sarebbero serviti tre giorni.
La storia di Kvothe possiede tutte le peculiarità del fantasy più classico inseriti in una storia che comunque spicca per originalità e stile narrattivo: magia, mistero, creature maligne ed un avventura coinvolgente ed appassionante vengono genialmente intrecciati tra loro così che il risultato sia qualcosa di assolutamente inedito.
Cio che però balza subito all’ occhio è sopratutto il suo grande realismo narrattivo: un universo talmente vivido da sembrare reale, un racconto in prima persona così emozionalmente riuscito che vi porterà a percepirne ogni singolo dettaglio.
Il timbro vocale del suo narratore, il suono del suo liuto, il suo raccontare con enfasi e trasporto della sua vita e di ciò che ha segnato la sua esistenza sono descritti talmente specificatamente
che sarà impossibile non sentirli riecheggiare nella propria mente per tutta la lettura.
In questa storia l’ambientazione ricopre un ruolo marginale, semplicemente perché tutto il costrutto narrativo viene edificato ed incentrato sul protagonista e sulla rievocazione del suo passato e delle sue grandi gesta.
La storia dell’ eroico Kvothe affonda le sue basi narrative su uno schema poco utilizzato solitamente in un fantasy, dove il racconto delle passate avventure del protagonista si alternano agli avvenimenti che si svolgono nella sua locanda, luogo in cui il cronista Devan mette la sua storia per iscritto in maniera tale che venga poi raccontata senza omissioni o alterazioni della realtà dei fatti.
La storia è narrata quindi su due assi temporali in cui presente e passato si alternano e si legano tra loro rendendo così il lettore conoscitore dell’ intera vita di Kvothe: partendo dal suo pellegrinare da una una città all’ altra, all’ arrivo e agli studi all’ Accademia in cui apprenderà le arti arcane fino ad arrivare agli avvenimenti che lo hanno reso l’ eroe di cui tutti parlano nelle ballate popolari.
Sembrerebbe una semplice rievocazione autobiografica ma pagina dopo pagina ci si rende conto dello sbaglio di pensiero e di come questo libro sia molto ma molto di più con elementi classici ma rielaborati in maniera originale.
Infatti il sistema magico descritto è del tutto innovativo: la magia stessa è chiamata Simpatia e consiste nel creare legami di scambi energetici tra cose e oggetti simili ma la cosa che più si caratterizza consiste nel fatto di voler spiegare un qualcosa di così astratto e irrazionale come la magia con un metodo scientifico legato al ragionamento matematico e su basi empiriche.
Pilastro indiscutibile del romanzo è lo stile narrattivo di Rothfuss, uno stile scorrevole, semplice ma fortemente introspettivo: ti coinvolge totalmente e ti fa vivere questa storia con un alternanza variegata di emozioni diverse, tali da non permetterti di abbandonare la storia nemmeno per un secondo.
Oltre a conoscere e comprere il mondo che gravita attorno a Kvothe, il racconto, infatti, è intriso di emozioni e sentimenti talmente forti da farti scendere le lacrime per la commozione suscitata in certi passaggi.
La prosa di Rothfuss è semplice ma ricercata, accurata e ricca di dettagli che solleticano l’immaginazione del lettore e catturano la sua attenzione per tutto il racconto.
Questo eccellente stile narrativo, che spicca per qualità e ricercatezza espressiva, viene esaltato dalla presenza di bellissime metafore di grande impatto visivo che completano il racconto e regalano al lettore un racconto meraviglioso.
Se siete alla ricerca di un racconto d’avventura che si unisce ad un romanzo di formazione, in cui cio’ che viene “riversato” sul lettore è un fiume in pieda fatto di grandi emozioni e sentimenti travolgenti “Il Nome del Vento” è il romanzo che fa per voi, un romanzo che vi resterà nel cuore per molto tempo e che ricorderete poi con grande trasporto emotivo.
Copia per la recensione fornita da Mondadori.
Titolo: Il Nome del Vento
Autore: Patrick Rothfuss
Genere: Fantasy
Pubblicazione: 26/11/2019
N° pagine: 758
Casa Editrice: Mondadori