Una “tragedia della porta accanto” dai toni alti e trasfigurati. Il ritratto lucido e impietoso di un mondo al tramonto visto con gli occhi di un ragazzo, impotente di fronte alla realtà in cui si trova a vivere. Un giovane è costretto a tornare nel paese d’origine per vendere la casa di famiglia: è un ritorno doloroso così come lo è il ritrovamento di cinque quaderni scritti molti anni prima dal fratello maggiore Marcello. Leggendoli per la prima volta, il ragazzo, ormai uomo, ripensa all’estate del 2002 quando i due fratelli vivevano ancora insieme, con la madre e il compagno della donna, soprannominato Wayne. La loro casa era stretta tra quella della nonna materna e quella di un uomo, soprannominato il Tordo. Nei quaderni, Marcello racconta molte cose di quell’estate: le cene all’aperto, le discussioni furibonde tra il Tordo e Wayne, la relazione amorosa tra la nonna e il Tordo, il rapporto conflittuale tra la madre e la nonna. Fra i vari episodi riportati nel diario, uno in particolare sarà quello che scatenerà la serie di eventi che porteranno all’inaspettato e drammatico epilogo.
Ma è troppo facile interpretare in questo modo, tornare indietro per piegare il passato in funzione di un futuro che già conosciamo.
Ci sono famiglie che si sgretolano, cadono a pezzi come sotto l’effetto di un’implosione. Fino al giorno prima tutto fila liscio e il giorno dopo, appena uno dei “pezzi” cambia posizione, tutto crolla irrimediabilmente. E sono proprio i resti di questa famiglia che il protagonista, soprannominato Salice dal fratello, è chiamato a recuperare. Costretto a tornare al paese per vendere la casa di famiglia Salice si trova a dover aprire gli scatoloni rimasti proprio in quella casa per recuperare solo lo stretto necessario e il resto lasciarlo all’agenzia che butterà tutto. All’interno di uno di quegli scatoloni ritrova i quaderni scritti dal fratello Marcello, un salto nel tempo, di colpo si ritrova adolescente al liceo a vivere in quella casa con la madre e il fratello e sempre più spesso con Wayne, il nuovo compagno della madre. La loro casa è stretta tra quella della nonna e quella di un uomo soprannominato Tordo, amico-nemico di Wayne. Attraverso le parole scritte dal fratello i ricordi iniziano pian piano a riaffiorare e in particolare proprio un episodio che cambiò per sempre la loro vita. Un romanzo su un destino sbagliato, il destino del protagonista e della famiglia in cui è stato costretto a vivere. Una storia su una società razzista, sessista e molto provinciale, dove le parole raccontano di meraviglie ma la verità rimane nascosta tra le mura di casa. Scritto in maniera molto lineare l’autore per tutto il romanzo mattine una compostezza di scrittura e di pensiero senza mai eccedere come per uniformarsi al protagonista della storia che del passato vuole rivivere il meno possibile senza nessun eccesso. Purtroppo la vita non sempre la pensa allo stesso modo e su qualche famiglia si abbatte con eccessiva durezza.
Libro in collaborazione con FAZI
Titolo: Ai sopravvissuti spareremo ancora
Autore: Claudio Lagomarsini
Genere: Narrativa contemporanea
Pubblicazione: 23 Gennaio 2020
N° pagine: 206
Casa Editrice: Fazi