Robert Neville è probabilmente l’ultimo uomo vivente sul pianeta… eppure non è solo. Un morbo incurabile ha trasformato uomini, donne e bambini in vampiri assetati di sangue. Di giorno Robert attraversa le rovine della civiltà, seguendo le tracce dei mostri come un cacciatore sulle orme della preda, li studia, sperimenta nuovi modi per sterminarli. Di notte si barrica in casa, assediato dalle creature delle tenebre, e implora che sorga presto il sole… Rovesciando la situazione di Dracula, vampiro nel mondo degli uomini, Matheson immagina un uomo solo in un mondo di creature mostruose, dando vita a uno degli scenari più fortunati della letteratura e del cinema novecentesco. Quello che – con la sua scrittura ossessivamente cristallina, asciutta, ipnotica – Matheson dipinge è un mondo apocalittico, straniato, nel quale ogni valore e ogni certezza vengono stravolti. Chi sono i buoni e chi i cattivi? Ci sono davvero dei buoni e dei cattivi? O ci sono solo eventi e creature che sfuggono alla comprensione razionale e alla catalogazione scientifica? L’orrore, suggerisce Matheson, ci abita accanto. Postfazione di Giancarlo De Cataldo.
Recensione
“Io sono leggenda” è un romanzo fantascientifico/postapocalittico del 1954, in cui lo scrittore statunitense Richard Mathenson immagina un mondo distrutto e popolato oramai solo da esseri mostruosi ed un solo essere umano a lottare contro di essi.
Mai storia fu più azzeccata al tempo che stiamo vivendo… vi ricorda qualcosa?
A causa di un batterio l’umanità si è trasformata in un’orda di vampiri; solo un uomo è sopravvissuto al contagio: Robert Neville.
Lui è l’ultimo uomo rimasto sulla Terra e da 3 anni convive con le sua solitudine e con i vampiri che oramai popolano la terra.
La sua vita è scandita da una routine quotidiana ferrea: trascorre la notte barricato in casa per fuggire ai vampiri mentre di giorno raccoglie in giro per la città quello di cui ha bisogno, mantiene attivo il generatore, fa ricerche per comprendere come agisce il virus ma soprattutto, uccide i mostri, dal primo all’ ultimo!
Un giorno, Robert incontra una donna sana che sorprendentemente sembra essere immune al virus: questo incontro darà il via ad una serie di scoperte che porteranno il protagonista a diventare leggenda, sacrificando la sua vita per un mondo che effettivamente non lo merita.
Cio che balza subito all’ occhio e’ che l’incipit del romanzo ci catapulta in uno scenario in cui tutto è già accaduto: Il virus ha già distrutto tutto e il nostro protagonista sta già vivendo da tempo in questa situazione che a noi lettori viene presentata come gia presente.
La scelta di far partire il romanzo a scenario già avviato risulta vincente poiché catapulta il lettore in un mondo che si muove indipendentemente da esso, catturando ogni istante della sua attenzione e curiosità.
La storia risulta divisa in 4 parti, ognuna con una data come titolo che ci fa’ comprendere lo scorrere del tempo e ci introduce ad un nuovo ed avvincente scenario.
La prima parte è rivolta ad approfondire la vita del protagonista e il suo modo di vivere, oramai ben adattato alla situazione nella quale si è trovato a vivere.
Non ci sono dialoghi poiche esso è solo al mondo e, in un gioco di profonda introspezione, ci viene raccontata la sua routine quotidiana, ci viene spiegato come si è adattato al nuovo ” mondo” rendendo tutto funzionale alla sua sopravvivenza ma ci viene anche narrato tutto il suo conflitto interiore, legato alla solitudine, alla perdita dei suoi cari, alla paura e all’ angoscia costante che si presenta giorno dopo giorno.
Fino alla metà del libro e oltre si cerca invece di spiegare il come e il perché sia potuto succedere tutto questo: è una parte descrittiva e finalizzata a far comprendere al lettore la parte iniziale dell epidemia fino alla situazione nella quale ci si trova a narrare, arricchita dai continui flashback del protagonista, relativi ad una vita passata, felice e spensierata.
Arriviamo poi cosi ad un epilogo che commuove, fa arrabbiare e ci lascia una profonda amarezza per l’ingiustizia degli eventi accaduti.
Il Robert Neville di “Io sono leggenda” è uno di quei personaggi che fatichi davvero a lasciare andar via a fine lettura.
Il lettore lo affianca pagina dopo pagina, vivendo con lui ogni scenario e percependo integralmente ogni emozione, ogni paura, ogni pensiero.
Con i suoi ricordi rievochiamo il mondo precedente e con le sue emozioni sperimentiamo ogni sorta di paura ma sopratutto capiamo come si possa cambiare drasticamente modo di pensare e agire: Robert è sempre stato un brav’uomo, ottimo marito e padre amorecole ma ora diventa “cattivo” e uccide per sopravvivere ad un mondo che si è totalmente trasformato e che lo ha reso l’ unico umano tra dei mostri. Seppur lui sia ancora uomo, a volte non si riconosce come tale, poiché, ai suoi occhi, tutti gli eventi accaduti lo hanno reso inevitabilmente un mostro, costringendolo a compiere atti davvero indicibili.
Avrete di fronte a voi un uomo che non solo deve combattere i vampiri che cercano costantemente di ucciderlo ma anche è sopratutto un uomo.che combatte contro la costante e penetrante solitudine quotidiana, contro le sue debolezze fisiche e mentali, contro la continua frustrazione di non sapere cosa lo attenda il giorno successivo.
Richard Matheson ha strutturato questo romanzo su uno stile narrattivo semplice e scorrevole, in cui le ricche descrizioni ci permettono di trasformare ogni scenario in immagini nitide proprio come se fossimo li con il protagonista ed è riusciuto a trasmetterci ogni sua singola emozione, sopratutto nei momenti più drammatici ed emozionanti del racconto.
“Io sono leggenda” è uno di quei romanzi che vanno letti, non raccontati, che vanno amati e ricordati poiché consentono di far sperimentare al lettore cosa significa vivere in un mondo che prima ti ama e poi ti odia, un mondo che ti disprezza come uomo e ti catapulta in un incubo senza fine.
Titolo: Io sono leggenda
Autore: Richard Matheson
Genere: distopico
Pubblicazione: 1/04/2020
Casa Editrice: Mondadori