1492: Cristoforo Colombo non scopre l’America ma viene fatto prigioniero a Cuba, e il futuro non gli promette nulla di buono.
1531: gli Inca invadono l’Europa. In un romanzo di amori, conquiste, battaglie, tradimenti, tesori, Laurent Binet capovolge la storia delle scoperte: il re degli Inca Atahualpa sbarca nell’Europa di Carlo V, della riforma luterana e dell’Inquisizione, della nascita del capitalismo e della rivoluzione della stampa. Da Cuzco a Firenze, Atahualpa si allea con Lorenzo de’ Medici e si mostra molto abile nel conquistare il favore dei popoli oppressi, garantendo libertà di culto, un’equa redistribuzione delle ricchezze, un mondo con meno tasse. Il nuovo conquistatore guarda però con sospetto alle stranezze e alle contraddizioni degli europei, uomini vestiti in modo sorprendentemente misero, che combattono tra loro per un uomo crocifisso e vietano la poligamia, ma non rinunciano alle amanti.
Dopo il successo mondiale di La settima funzione del linguaggio, Laurent Binet sfida i generi letterari con una trama sorprendente che ribalta la storia che conosciamo: cosa sarebbe successo se fossimo stati noi, gli europei, il nuovo mondo da scoprire e conquistare?
Un romanzo su un passato immaginario che somiglia, in modo inequivocabile e inquietante, al nostro presente.
Recensione
Ho conosciuto Laurent Binet, ricercatore e professore francese di letteratura, proprio con “Civilizzazioni”.
Vincitore del Grand Prix du Roman de l’Académie française, “Civilizzazioni” è una straordinaria riformulazione ucronica della storia che vede Colombo prigioniero a Cuba e noi europei conquistati e colonizzati dagli Inca.
Si parte proprio da questo punto:
nel 1492 la spedizione di Cristoforo Colombo non lo porterà a scoprire
l’ America ma a farsi catturare ed imprigionare mentre nel 1531 sono gli Inca a scoprire l’Europa arrivando in Portogallo e colonizzando le nostre terre.
Ed è proprio da qui, sotto forma di storia romanzata, che parte l’ affascinante analisi di Binet: capovolgendo un ‘500 ricco di accadimenti e scoperte e dando ai popoli indigeni il ruolo di conquistatori, l’ autore tocca punto per punto ogni falda presente nel “nostro” sistema: saranno loro a guardare noi con stranezza e disprezzo, loro a non comprendere e contestare ciò che per noi è giusto e consono al vivere correttamente, saranno sempre loro a volerci cambiare e a dettar legge su cosa sia giusto e cosa non, proprio come abbiamo fatto noi in passato con loro.
Con uno stile pulito, elegante e molto accurato Binet ci porta indietro nel tempo ma lo fa spostandoci su un passato parallelo al nostro, dove tutto è esattamente ribaltato e siamo noi a risultare gli indigeni senza educazione e dalla cultura bizzarra.
Lo scenario che si apre è perfettamente vivibile dal lettore poiché numerose ed accurate si presentano sia le ambientazioni che gli scenari narrati: ci si ritrova immersi in questa strana storia quasi immediatamente, senza faticare o esser costretti ad elaborare troppo le informazioni che ci vengono date ma sopratutto ci si renderà conto di quanto, semplicemente cambiando un particolare, si possa passare dall’ “altra parte” e vedere tutto con occhi diversi.
Il fascino di un’ Ucronia è proprio questo: riscrivere la storia, ribaltare il corso degli eventi e dare un nuovo finale a ciò che è successo realmente.
Non si esprimono giudizi morali, né tanto meno si pretende di voler cambiare una verità storica ma semplicente, come in un gioco ad incastri, seguendo il corso reale di un evento storico, ne si modifica anche solo un singolo elemento in modo tale che la storia cambi direzione e si arrivi ad un finale alternativo.
Nulla è reale, nulla e’ veritiero ma il bello è proprio questo: immaginare un’ altra storia, un’altra vita, un’ altra conclusione semplicemente cambiando alcuni intrecci storici ed ipotizzando uno svolgimento degli eventi completamente diverso solo per “giocare” a cambiare la Storia.
Copia per la recensione fornita da La nave di Teseo
Titolo: Civilizzazioni
Autore: Laurent Binet
Genere: Narrativa contemporanea
Pubblicazione: 28 maggio 2020
N° pagine: 384
Casa Editrice: La nave di Teseo