Il mondo nuovo”, romanzo di fantascienza di genere distopico scritto nel 1932 da Aldous Huxley, esce oggi in tutte le librerie in una nuova e bellissima veste grafica per Mondadori.
E’ un romanzo che riesce ad anticipare grandi rivoluzioni tecnologiche come la riproduzione artificiale, l’eugenetica e il controllo mentale, elementi sui quali si basa una nuova società del futuro, in cui il destino dell’ uomo è già scritto dentro una “provetta” e nulla e nessuno sono in grado di cambiarlo.
Ambientato nell’anno di Ford 632, anno 2540 della nostra era, il romanzo descrive una nuova società nata a seguito di una devastante guerra di nove anni, iniziata intorno agli ’40, che ha portato il pianeta ad essere diviso in diversi e grandi stati, governati da dieci Governatori.
La popolazione e’ ignara del motivo che ha portato a questo drastico cambiamento e solo i Governatori ne conoscono la causa ma soprattutto sono a conoscenza di come fosse totalmente diversa la vita precedente a questa.
Infatti questa nuova ed ipertecnologica società si basa sui principi della produzione in serie, applicati inizialmente, dalle industrie Ford, alla produzione del “Modello T” poi allargata alla produzione umana, resa completamente extrauterina.
Gli embrioni umani vengono infatti “prodotti” e fatti sviluppare in apposite fabbriche, sotto la supervisione e il controllo costante dei Governatori che poi ne decidono la collocazione sociale.
Per impedire nascite naturali, e quindi non controllate, vengono usati particolari metodi contraccettivi.
Il cognome non indica piu’ l’appartenenza a una famiglia o ad una classe sociale visto che ogni individuo può scegliere il nome e il cognome che preferisce o al contrario gli viene affidato dalla fabbrica.
Ford è il nuovo e assoluto Dio di questa nuova societa e il 1908, primo anno di produzione del Modello T, è diventato
“l’ anno uno” di questa nuova era tanto che il segno della “T” che denota la nascita di tutto, ha sostituito addirittura la croce cristiana.
Tutto ciò che è precendente all’ anno uno viene considerato vecchio e obsoleto, e non meritevole di essere ricordato e conosciuto.
Gli uomini vivono suddivisi in caste, create tramite un ritardo controllato dello sviluppo embrionale ottenuto tramite privazione dell’ossigeno, in modo da influenzarne il futuro sviluppo fisico e intellettivo.
La casta alfa è formata da individui destinati al comando, i beta coprono incarichi amministrativi che richiedono un’istruzione superiore, ma senza le responsabilità del comando.
Le tre caste inferiori sono invece le gamma, delta e epsilon: questo ultimi sono creati e addestrati per occuparsi dei lavori più umili e nelle condizioni più dure senza lamentarsene.
Le tre caste inferiori sono formate infine da gruppi di gemelli identici, ottenute indebolendo gli embrioni fino a farli frammentare.
Per far sì che tutti vivano ed operino nella propria casta senza ribellarsi, si sottopongono gli individui ad un continuo e precoce condizionamento mentale: infatti il tradizionale processo di educazione viene sostituito dal condizionamento psicofisico, che inizia sin dal concepimento
Ogni individuo viene indottrinato ad amare la propria collocazione sociale, il colore dei vestiti che indossa ed in generale la vita cui sarà destinato per la casta cui appartiene.
Come “rimedio” per ogni eventuale infelicità, alla popolazione viene fornito un medicinale chiamato soma, in realtà una droga euforizzante e antidepressiva, garantendo così un ulteriore controllo della popolazione.
Tutto è costantemente controllato e preimpostato in maniera tale che ognuno ricopra il ruolo per cui è stato creato e che sopratutto sia riconoscibile per la casta a cui appartiene e non per la propria soggettività.
Ad esempio tutti gli abiti che ogni individuo indossa, anche quando non è al lavoro, sono del colore distintivo della propria casta: per gli alfa è il grigio, per i beta è viola, per i gamma è verde, per i delta kaki e per gli epsilon nero.
Se nella prima parte del romanzo viene descritto il Mondo Nuovo, nella seconda si scopre che per ragioni economiche alcune regioni del pianeta non sono state civilizzate come le altre.
In una di queste aree, localizzata nel Nuovo Messico, sopravvive, in una riserva rigidamente controllata, una sacca di società pre-moderna, mantenuta per ragioni di studio sociale e di turismo a beneficio degli abitanti del resto del mondo.
Facciamo così la conoscenza di John, figlio di due cittadini del Mondo Nuovo – risultato di un errore di contraccezione – partorito nella riserva, dove la madre si è smarrita ed è stata dimenticata durante un viaggio. John cresce nella riserva secondo lo stile di vita degli Zuñi ed educato secondo una cultura e una religione ibride tra quella Zuñi e quella cristiana.
La madre gli insegna a leggere grazie ad un volume di Shakespeare,finito chissà come nella riserva e scampato alla distruzione dei libri operata secoli addietro nel Mondo Nuovo.
John vive il suo confronto col Mondo Nuovo in maniera contrapposta: da un lato ne è fortemente attratto così come è attratto da una delle sue abitanti, Lenina Crowne, dall’altro ne è spaventato e non accetta minimamente le feree regole a cui tutti sono sottoposti.
Questo rapporto conflittuale con la società civilizzata lo portano dapprima a scegliere la vita dell’eremita e la punizione corporale autoinflitta per cercare di reprimere la forte attrazione provata per Lenina Crowne.
Tuttavia egli non riesce ad isolarsi dalla “civiltà” che si palesa continuamente in giornalisti e turisti in elicottero, curiosi di vedere come si comporta un “selvaggio”, perciò, oppresso da tutto ciò, si toglie la vita.
A prima vista la società del Mondo Nuovo può essere considerata una società utopica e perfetta: l’umanità ha sconfitto le malattie e le preoccupazioni,è costantemente sana, tecnologicamente avanzata e priva di povertà e guerra, praticamente eternamente felice poiché non deve più pensare a nulla se non a svolgere il proprio lavoro e a condurre una vita in linea con le regole della propria casta di appartenenza.
Ma ci rendiamo presto conto che questa condizione ideale è ottenuta sacrificando le cose che generalmente consideriamo importanti per l’essere umano: la famiglia, l’amore, la diversità culturale, l’arte, la religione, la letteratura, la filosofia e la scienza.
La morale che Huxley voleva trasmettere ruota attorno a questo: in modo da poter garantire alla società un’eterna e universale felicità, questa deve essere manipolata, la libertà di scelta e di espressione limitate, le ambizioni intellettuali e sentimentali inibite.
Un romanzo che un amante della fantascienza classica non può assolutamente perdersi in una nuova e spettacolare veste grafica che finalmente da il giusto pregio al suo geniale contenuto!
Copia per la recensione fornita da Mondadori.
Titolo: Il mondo nuovo
Autore: Aldous Huxley
Genere: Classico della fantascienza
Pubblicazione: 25 agosto 2020
N° pagine: 464
Casa Editrice: Mondadori