Dopo la Mongolia della trilogia di Yeruldelgger – 100.000 copie vendute in Italia – Ian Manook ci accompagna nei meandri più oscuri dell’Islanda.
Nel deserto di cenere dell’Askja, nel cuore dell’Islanda, viene avvistato il corpo imbrattato di sangue di una donna. L’ispettore Kornelíus Jakobsson, della polizia criminale di Reykjavík, non fa in tempo ad arrivare sul posto che il corpo è già scomparso nel nulla. Negli stessi giorni, nei pressi della capitale, la giovane poliziotta Botty sta indagando su uno scenario simile: delle tracce di sangue e una bottiglia di vodka in frantumi sono stati rinvenuti sul fondo di un cratere ma, di nuovo, il corpo non si trova. Altro fatto curioso: in entrambi i casi, la memoria dei testimoni lascia alquanto a desiderare. Questi crimini ricordano all’ispettore Kornelíus il fiasco giudiziario che aveva sconvolto l’Islanda a metà degli anni Settanta: due crimini senza cadaveri, senza prove materiali, senza testimoni, solo dei presunti colpevoli che alla fine avevano confessato senza avere il minimo ricordo dei fatti. Nel frattempo, un cecchino semina il panico…
Ian Manook ci porta questa volta in una Islanda più selvaggia, in mezzo agli ingranaggi di una macchinazione politica che rivela il lato oscuro di questa nazione solo apparentemente perfetta. Dopo Heimaey, il secondo capitolo della trilogia islandese: un viaggio sorprendente attraverso luci e ombre di un paese dai mille segreti.
Recensione
Con “Askja” , secondo volume della trilogia di Ian Manook, verremo catapultati in un Islanda ostile e selvaggia, dove il caldo dei vulcani si scontra con un gelido territorio innevato, facendo da cornice ad un thriller intenso ed avvincente che parte da subito con un ritmo incalzante sulla scia di tantissimi colpi di scena e rivelazioni inaspettate.
Tutta la struttura narrattiva viene costruita su ricchi ed accurati dettagli, sia per quanto riguarda l’ ambientazione e gli scenari e sia per cio’ che concerne la storia in se’.
Infatti una delle cose che apprezzo di piu di quest’ autore e’ la sua straordinaria capacita’ di descrivere i paesaggi che fungono da cornice alla sua storia, dipingendoli talmente tanto realisticamente da riuscire quasi a vederli, proprio come se ti trovassi di fronte ad una finestra attraverso la quale ammirarli.
Parola dopo parola quella stessa finestra ti si spalanchera’ su quell’ ambiente cosi suggestivo e su tutte le sue straordinarie bellezze naturali, facendoti sentire parte di quel posto al fianco dei suoi protagonisti
La sua penna cosi eccelsa e improntata a fornire al lettore un’ immediatezza visiva, porta chi legge ad intraprendere un fantastico viaggio verso un paese sconosciuto, cosi suggestivo ed affascinante da un lato ma cosi feroce e difficile da vivere dall’ altro.
Con questo volume ritorniamo al fianco dell’ ispettore Kornélius, antieroe per eccellenza: un omone dal pessimo carattere che pensa e fa’ cio’ che vuole, ignorando regole e scavalcando gerarchie per risolvere le indagini come meglio ritiene giusto, senza dar conto alle conseguenze dei suoi atti.
Attorno alla sua figura gravita la sua squadra investigativa e tutta una serie di personaggi secondari che completano un quadro straordinario.
Stavolta il caso che dovra’ seguire e’ davvero complicato: nel deserto di cenere del vulcano Askja viene ritrovato il cadavere di una donna ma prima che l’ ispettire arrivi sul posto il cadavere sparisce misteriosamente.
Dall’ altra parte della regione, a Reykjavík, la giovane poliziotta Botty indaga su un caso analogo: il ritrovamenro del cadavere di una donna che poi sparisce nel nulla.
A queste strane sparizioni si aggiungono quelle dei testimoni, anch’ essi spariti misteriosamente ed un cecchino che semina indisturbato panico e paura per tutta la citta’ ed oltre.
Tutte le vicende narrate seguono una linea temporale ben delineata ed il ritmo incalzante, denso di suspance e mistero mantengono costantemente alti attenzione, interesse e cuorisita’ in chi legge.
Mentre si legge si entra nel vivo dell’ indagine, accompagnando, pagina dopo pagina, i due protagonisti nell’ indagine e scoprendo con loro tracce da seguire e piste investigative sempre piu complesse ed intricate.
Parallelamente all’ indagine scorre la vita privata dei protagonisti, cosi perfettamente delineati e caratterizzati
Il tutto e’ reso eccelso da uno stile evocativo, avvincente e travolgente; una penna che ci consegna una storia diretta ed immediata grazie a dialoghi che si susseguono rapidi sotto un’ atmosfera successione uno stile fatto da dialoghi rapidi e davvero ben congegnati.
“Askja” è quel tipo di romanzo che ti lascia una potente sensazione appagante a fine lettura: non manca nulla poiche le sue pagine sono in grado di regalare al lettore una storia che coinvolge ed incuriosisce dalla prima all’ ultima pagina ed un viaggio emozionante in una terra magica che tanto ha da offrire ma che tanto ha da prenderti.
Copia per la recensione fornuta fa Fazi
Titolo: Askja
Autore: Ian Manook
Genere: Thriller
Pubblicazione: 5 novembre 2020
Casa Editrice: Fazi