Un giorno come tanti, Cristina entra in un negozio sotto casa per fare la spesa. Un saluto veloce all’ingresso, i gesti automatici di sempre, qualche pensiero per la testa. Poi, all’improvviso, un uomo la afferra alle spalle e le punta qualcosa alla schiena. E così quella commissione insignificante diventa un momento cruciale, uno spartiacque tra un prima e un dopo, o addirittura tra la vita e la morte. Proprio in quell’attimo, ostaggio di una rapina, Cristina percepisce l’essenza di tutto, come se le si squarciasse un velo davanti agli occhi. E si vede per quella che è davvero: una madre che non ha ancora sanato la frattura profonda che la divide da sua figlia, e una figlia che non sa comprendere il desiderio di sua madre di rifarsi una vita; una vedova chiusa in un dolore indicibile, e una donna che crede di avere già amato abbastanza – forse, di non avere nemmeno più diritto alla felicità. È un istante sospeso, tra mille variabili e mille possibilità: una fatale follia o un soccorso insperato; un futuro da cancellare o un nuovo inizio per rinascere.
Pensi che nella vita ci sia un numero finito di momenti di felicità?
Cristina è convinta di non avere più diritto alla felicità perché lei la sua parte l’ha già avuta. Un grande amore che non ha mai smesso di pulsare, una bella vita e una meravigliosa figlia, altro non può chiedere. E non importa se suo marito non c’è più e se il rapporto con la figlia è un po’ incrinato, Cristina sa di non avere diritto ad altro. Un giorno con un altro nel negozio sotto casa proprio mentre fa la spesa, entra un uomo armato per fare una rapina e prende Cristina come ostaggio e li, proprio lì in quel momento, Cristina vede se stessa attraverso degli occhi diversi e capisce che dalla vita forse può aspettarsi ancora molto. Un racconto elegante e magnetico che solo una grande scrittrice come Sara Rattaro poteva scrivere. Ancora una volta l’autrice ci consegna una storia che in maniera delicata affronta temi molto importanti e reali come la malattia, il diritto al fine vita e l’aspettativa che i genitori ripongono sui propri figli. Temi fondamentali nell’esistenza di ognuno di noi come lo sono stati in quella di Cristina, una donna che ha deciso di piegarsi al flusso della vita. Magnetico fin dalle prime righe l’autrice ci conduce mano nella mano nel passato e nel presente della vita della protagonista mostrandoci con i suoi occhi quanto sia difficile trovare il coraggio di essere nuovamente felici e di guardare verso un nuovo futuro. Letto, anzi no, divorato, mi sono trovata a provare sulla mia pelle il dolore e i sentimenti, quelli veri, quelli potenti e duri. Per Cristina ho gioito, ho sperato ma ho anche molto pianto per la sua fragilità, i suoi limiti e l’impotenza verso l’inevitabile. Forse una parte di Cristina si nasconde in ognuno di noi, nelle nostre paure, nei nostri bui e nei nostri vuoti ma proprio come lei dobbiamo imparare a rialzare lo sguardo e guardare oltre, magari proprio oltre la nostra terrazza.
Libro in collaborazione con SPERLINK & KUPFER
Titolo: Un afelicità semplice
Autore: Sara Rattaro
Genere: Narrativa Contemporanea
Pubblicazione: 20 Aprile 2021
N° pagine: 243
Casa Editrice: Soerling & Kupfer