Tre matrimoni. Tre funerali. Alessa china la testa per nascondere gli occhi asciutti mentre si inginocchia davanti alla bara tempestata di gioielli sull’altare. Avrebbe pianto. Dopo. Lo ha sempre fatto. Restare vedova a diciotto anni è senza dubbio una tragedia. Ma è difficile trovare le lacrime quando la si vive per la terza volta.
Il dono che gli dei hanno concesso ad Alessa, in effetti, avrebbe dovuto amplificare la magia del suo Dorgale, non ucciderlo al minimo tocco. E ora, a un soffio dall’arrivo di uno sciame affamato di demoni che divorerà tutto ciò che incontrerà su Sansaverio, la giovane Lumera non ha più tempo per trovare un altro compagno e insieme opporsi all’avanzata delle forze maligne. Inoltre, influenzati da un predicatore, i suoi stessi soldati tentano di assassinarla, convinti che ucciderla sia l’unica speranza di salvezza per l’isola.
Nel disperato tentativo di sopravvivere, Alessa decide di assoldare Dante come guardia del corpo personale, un emarginato cinico e con la fama di essere un assassino. Ma con la ribellione ormai alle porte, i segreti che nasconde l’uomo potrebbero condurre al più terribile dei tradimenti. Si tratta di un alleato o di un nemico? Da questa risposta dipende sia la vita della giovane sia il destino del suo Paese.
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Esce oggi in libreria UNA VIRTU’ CRUDELE primo romanzo di una serie fantasy/romance di Emily Thiede.
Alessa è stata benedetta dalla Dea per essere la nuova Lumera : da quel momento la sua vita cambia drasticamente e senza possibilita’ di scelta.
Senza piu’ nessun contatto con la sua amata famiglia, con gli amici o qualsivoglia persona a farle compagnia o da sostegmo dovra’ allenarsi per sfruttare al massimo il suo potere e scegliere il suo compagno, il dorgale con cui affrontare la Grande Voragine e l’ invasione dei demoni.
La sua vita scorre tra doveri, obblighi e allenamenti estenuanti tutti finalizzati al grande giorno ma una gabbia dorata e’ pur sempre una gabbia e Alessa ora piu’ che mai sente tutto il peso del suo ruolo sopratutto perche’ il suo dono anziche’ portare vita sembra portare solo morte.
Come se cio’ non bastasse, un gruppo di persone sembra intezionata ad ucciderla a tutti i costi e con ogni mezzo perché per loro Alessa non e’ una benedizione della Dea ma solo una grande condanna!
Ed e’ qui che entra in gioco il misterioso Dante, di cui nessuno conosce il passato e che all’apparenza appare come uno dei tanti criminali che per denaro accetta di diventare la sua guardia del corpo fino al giorno della Grande Voraggine.
Con la schietezza e la sincerita’ disarmante che contraddistingue da subito il bel guerriero, Alessa riacquista fiducia in se’ stessa, si sente finalmente capita ed accettata, non e’ un piu’ un oggetto al servizio del popolo ma una persona che finalmente riesce a ricevere quel calore e quell’ affetto e di cui, da tempo, aveva un estremo bisogno.
Ma chi e’ davvero Dante?
Cosa nasconde e per chi in realta’ lavora?
▪︎La trama di UNA VIRTU’ CRUDELE mi aveva intrigato tantintissimo ed iniziando a leggere il libro mi sono trovata completamente rapita dalla sua storia ma poi qualcosa e’ andato storto e ha rovinato tutto!
Partiamo dal principio:
Il mondo creato da Emily ThiedeEmily Thiede è intrigante ma fin troppo semplice e riduttivo: non viene spiegato nulla ne’ del presente ne’ del passato delle isole, non viene descritto Sansaverio se non con pochi stralci buttati qui e la’ ne tanto meno il luogo in cui vive Alessa ed il lettore si ritrova a non riuscire a collocarsi minimamente in nessuno spazio fisico della storia.
Io sono una lettrice esigente, il word building in un fantasy e’ uno dei fattori piu’ importanti e pretendo che il mondo magico mi venga spiegato nei minimi dettagli perche’ altrimenti mi viene impossibile “visualizzarlo” e quindi entrarne a far parte: sara’ vero che a volte sono troppo pretenziosa ma qui manca davvero troppo!
L’ inizio del racconto e’ lento, trascinoso ma mi aveva comunque catturato fin da subito spingendomi a leggere con l’aspettativa che sarebbe poi esploso in tutta la sua bellezza ed invece e’ andato a scemare senza coinvolgermi minimamente.
Questo perche’ l’azione vera e proprio e’ relegata alle ultime pagine, gestita frettolosamente e senza pathos.
▪︎I personaggi sono stati la delusione piu’ grande: Alessa poteva essere una grande protagonista; Dante il cavaliere senza armatura di cui tutte avevamo bisogno invece si sono dimostrati due personaggi senza carattere, ristretti a dei cliche’ banalissimi ed animati da dialoghi ed interazioni scontatissimi.
Il finale e’ ovviamente un grosso cliffhanger che mi porta a voler leggere il secondo e sperare in una piu’ entusiasmante e appagante evoluzione di scenari e personaggi.
Copia per la recensione fornita da Mondadori.