Tommaso Rovere ha cinque anni e i suoi genitori stanno attraversando una crisi di coppia. Un torrido giorno d’estate, il padre, perso dietro le proprie bugie e a diversi affanni, dimentica il figlio in auto. Mentre parla con foga al cellulare, finisce sotto le ruote di un pirata della strada ed esce per sempre di scena. Tommaso resta in auto, prigioniero del seggiolino che avrebbe dovuto difenderlo, sul ciglio di una via deserta, nella città vuota del ferragosto. Mai ha sofferto così tanto il caldo, la sete e la fame. Mai ha sperimentato una solitudine più profonda, e una più profonda disperazione. Ma è davvero solo come sembra? Mentre rari passanti sfiorano la macchina senza vederlo o senza poterlo aiutare, e mentre la canicola lascia il posto a un nubifragio apocalittico e infine alla notte, qualcuno gli fa visita..
Il tempo è una corda che strattoniamo a nostro capriccio, una corda la cui altra estremità si perde nel buio.
Trascinante. Trascinante è la storia di Tommaso che non riesce a capire tutte le parole che i suoi genitori si dicono sottovoce e a denti stretti, non le capisce perché loro non vogliono che capisca cosa gli sta succedendo. Non vogliono che Tommaso bambino felice di cinque anni capisca che si sopportano a malapena e che se non fosse per lui si sarebbero già separati. Anche se è agosto e più precisamente il quattordici sua madre deve andare in ufficio e lui è in macchina con il padre che dice di dover andare da un cliente ma persino lui ha capito che è una bugia. Lo lascio in macchina sono le parole che da qualche ora spaventano Tommaso sono quelle che il padre ha detto al telefono alla persona con cui sta parlando e che lui sa benissimo non essere sua madre. Lo lascio in macchina ripete nella sua testa Tommaso e lui dove andrà ? Quando tornerà? Da chi andrà? Poco dopo così è successo, il padre è sceso e Tommaso Rovere di soli cinque anni si ritrova sotto il sole di agosto chiuso dentro in macchina da solo. Lui ancora non lo sa che il padre subito dopo essere sceso viene investito, il cellulare e il portafoglio volano via e nessuno lo riconosce, non lo sa che nessuno pensa a lui e che non lo stanno cercando. Quando il sole è a picco sulla macchina Tommaso inizia ad avere sete e molta fame, sviene e si riprende, piange ma nessuno lo sente. All’improvviso arriva chi non si sarebbe mai aspettato ma non sa se il tutto accade veramente o solo nella sua testa. Una storia trascinante e da tachicardia, che ti si aggancia al cuore e lo stringe fino quasi a farlo esplodere. I capitoli che parlano dei genitori di Tommaso mi hanno permesso di respirare, calmarmi e riprendere fiato ma subito dopo, quelli che riguardano Tommaso, tornavano a farmi schizzare il cuore a mille. Trascinante dalla prima all’ultima pagina, scritto in maniera semplice, come il pensiero di un bambino di cinque anni. Una storia difficile dai digerire perché quando finalmente volgeva il termine e il finale si delineava l’autore ha sferrato gli avvenimenti più inaspettati ed immaginabili. Un romanzo bello in ogni pagina anche in quelle più tristi…
Libro in collaborazione con SEM
Titolo: Tommaso e l’algebra del destino
Autore: Enrico Macioci
Genere: Narratica contemporanea
Pubblicazione: 11 Giugno 2020
N° pagine: 159
Casa Editrice: Sem