Dopo un terribile incidente, Elena, oppressa dalle insicurezze della madre, decide di seguire la sua vera aspirazione e parte così come volontaria per Lampedusa, cambiando radicalmente la sua vita e quella della sua famiglia.Lì incontra Davide, medico responsabile dell’Ong per cui lavora, e Amal, un migrante eritreo ospite del centro d’accoglienza, che, ad ogni sbarco, spera di veder arrivare Anika, la donna di cui è innamorato.Le operazioni di soccorso a seguito di un naufragio la cambieranno del tutto.Il clima convulso accelera in lei la nascita di sentimenti importanti sebbene contrastati dal senso di colpa e inadeguatezza. Elena si trova così a vivere la sua prima storia importante in una situazione di urgenza continua e continuata e dovrà accettare il silenzio con coraggio.Sogni, scelte e decisioni serrano il ritmo della vita sull’isola e la sua storia s’intreccerà con quella di Davide, Marco e i due eritrei. Saranno loro i protagonisti di quell’amore sommerso, il faro che la illuminerà con tenacia ad affrontare la sua prova più grande.
La differenza tra un migrante e un pacco è che il pacco ha un indirizzo e una precisa destinazione, viene maneggiato con cura, anche se non c’è scritto sopra, e viene recapitato in ottime condizioni. Un migrante no. Un migrante spesso non ha indirizzo, né una precisa destinazione, viene maltrattato in maniera disumana anche se è un essere umano e spesso quando arriva è morto
Recensione
Siamo in grado di riconoscere le opportunità quando ci arrivano? Molto spesso no perché quando pensiamo ad una opportunità pensiamo a qualcosa di bello, qualcosa che ci rende felice e che ci porta gioia. La vita però non ha regole scritte, schemi precisi e quasi sempre non bussa prima di sconvolgere qualcuno, la vita ha i suoi modi e spetta a noi saperli leggere nel verso giusto. Non la pensa così però Elena che si risveglia nel letto di un ospedale dopo essere stata investita davanti alla porta dell’università perché sembra proprio che questo sia il periodo più brutto della sua vita. La sua opportunità sta proprio lì, davanti alla porta dell’ascensore dell’ospedale ed ha un naso rosso. La forza di cambiare qualcosa e di trovare la forza per farlo le arriva proprio da un clown, di quelli che vanno a trovare i bambini malati e cercano di farli sorridere. Dalle sue poche parole Elena trae l’ispirazione e decide che è arrivato il momento di prendere in mano definitivamente la sua vita, esserne la completa responsabile ma soprattutto capire che questa è la sua opportunità. Non sa ancora chiaramente cosa farà da grande ma sa con certezza che ora deve aiutare gli altri e per lei gli altri sono i migranti che arrivano con i barconi a Lampedusa. Ciò che trova non è esattamente quello che si aspettava ma la forza per continuare ed andare avanti non le manca. Uomini, donne e bambini come fantasmi, vittime di violenze e stupri, corpi spezzati, vittime di chi dalla fame e dalla guerra sa solo trarne profitto. Iniziano i giorni duri, chiamata a soccorrere i vivi e i morti a qualsiasi ora del giorno e della notte, a portare acqua e coperte a chi ha sfidato il mare pur di scappare dalla guerra. In questo tunnel buio Davide le racconta una storia, quasi una favola, di una piccola luce alla fine di questo orrore. E per una volta si, per una volta la luce resiste e la magia accade. Un racconto duro, crudo, sulla vita e sulla morte, di speranza e di voglia di cambiare. Scritto in maniera molto elegante, l’autrice tratta un argomento più che mai attuale, che divide gli animi della gente, che dovrebbe essere argomento di riflessione ma spesso usato per politica o odio. Questo romanzo non critica e non giudica, ma apre gli occhi su qualcosa di cui tutti parlano ma pochi conoscono. E proprio come i fondali del mare anche i fondali dell’anima sono luoghi bui e profondi e anche sé li sotto non c’è luce c’è comunque vita, c’è amore,
Titolo: L’amore sommerso
Autore: Elisa Pistolesi
Genere: Narrativa Contemporanea
Pubblicazione: 31 Marzo 2019
N° pagine: 291
Casa Editrice: Independently published