“Questa è una storia di cose invisibili, di profezie e oracoli casalinghi, della libertà e del caso, della difficoltà di scegliere, di amare, di crescere e di morire”. È una storia di famiglia, e ogni famiglia ha i propri tesori che passano di mano conservando luccicori e promesse, scheletri pigiati negli armadi insieme ai desideri, odori che restano addosso e non si scordano più. E poi naturalmente ci sono i segreti. Teresa ne custodisce uno da tutta la vita e, quando intuisce che la sua memoria ha cominciato a bucarsi come un colino, decide di non metterlo a repentaglio: una sera si sdraia nel letto, zitta e immobile, e non si alza più. Ma le figlie Irene e Flora, la cugina Rusì, la badante Pilar e Nina, la nipote, non sono disposte a rinunciare a lei, così spostano il letto al centro del salotto, dove rimane per dieci anni. Del resto quella di Teresa non è una famiglia come le altre, c’è Irene che è nata con ai piedi dodici dita, Pilar che riconosce i sogni che nascono da dentro e quelli che arrivano da fuori, c’è chi come Rusì dorme con una torcia da minatore sulla fronte e chi di nascosto appende al letto bachi da seta… È Nina a raccontare la loro storia, che ha inizio nel momento in cui tutte loro si stringono attorno alla nonna per vegliarla. Nei silenzi tenuti a bada, nelle emozioni nascoste si aprono a poco a poco spiragli: Teresa li asseconda rivelando, notte dopo notte, quattro oracoli che aiutano le donne a sciogliere il nodo che le blocca, liberandole dalle paure, dal senso di colpa, dal passato, dall’incapacità di abbandonarsi al proprio futuro. E, liberando le loro esistenze, forse Teresa può finalmente liberare se stessa.
Non è l’unicità che rende speciale un segreto, ma come si attorciglia alla vita di chi lo porta e di chi non lo consce, trasformandone i passi a sua insaputa.
Teresa è anziana. E’ distesa nel letto senza parlare e senza muoversi ma nonostante sia in attesa che la morte venga a prenderla riesce ad essere ancora il legame della sua famiglia. La famiglia di Teresa finisce con la A perché è femmina, così la pensa Nina, nipote di Teresa, che assieme alla madre, alla zia e ad altre due donne si ritrovano al capezzale di Teresa perché il suo momento è quasi giunto. Quella dove sono riunite è la casa del fico, una casa in cui Teresa aveva deciso di andare ad abitare ancora prima che lo decidesse il marito ormai morto da anni. La casa custodisce molti segreti ma Teresa ne custodire uno da tutta la vita. Ciò che la morte sta portando via a Teresa lo sta regalando alle donne della sua famiglia. Nei pochi giorni che precedono la morte ognuna di loro troverà la forza e il coraggio per raccontare segreti ed affrontare paure rimaste nasconde per anni. Raccontare a Teresa nel buio e nel silenzio della notte tutto quello che è rimasto sepolto della vita di ognuna delle donne sarà per loro una liberazione perché nonostante la sua immobilità Teresa è come Sibilla Cumana o Cassandra figlia di Priamo, depositarie del potere degli oracoli: “Fermati e ascolta”. Un romanzo che è molto di più di una saga familiare, una storia dove il punto di inizio è Teresa, la sua vita dura, la sua caparbietà e la sua forza per andare avanti. Uno straordinario romanzo sui legami di una famiglia di sole donne, unite e divise da sentimenti contrastanti, da distanze che spesso anziché dividere uniscono e da silenzi che raccontano molto di più di certe bugie. Una storia che incanta dalla prima all’ultima pagina tutti ma soprattutto chi come me ha una nonna di novantatré anni che è stata come e più di una mamma. Teresa dalle balene non aveva imparato a nuotare ma in tutti quegli anni di letargo si era trasformata in una barca di carne, pelle e ossa, il lenzuolo una vela. Stava trasportando le sue donne da qualche parte, ancora non sapevano dove, perché toccava a loro viverlo.
Libro in collaborazione con FELTRINELLI EDITORE
Titolo: Teresa degli oracoli
Autore: Arianna Cecconi
Genere: Narrativa contemporanea
Pubblicazione: 9 Gennaio 2020
N° pagine: 208
Casa Editrice: Feltrinelli Editore